Peugeot «recidiva, due arresti»
«Che ci fa l’auto di un marocchino agli arresti domiciliari per droga, in giro per le strade della provincia?». Per rispondere alla domanda i carabinieri di Gavardo e di Salò hanno recuperato due etti di cocaina. Due arresti.

«Che ci fa l’auto di un marocchino agli arresti domiciliari per droga, in giro per le strade della provincia?». Questa probabilmente è stata la domanda che si sono posti i carabinieri di Gavardo e della Compagnia di Salò che nella tarda serata di martedì hanno intercettato una Peugeot 206 verde sulla quale sono stati trovati oltre due etti di cocaina.

La vettura infatti era già stata fermata e controllata nel corso di una precedente operazione antidroga che si è conclusa con quattro arresti lo scorso 12 luglio, a Roè Volciano. In quella occasione era stato sequestrato un etto di «polvere bianca» passata di mano da due marocchini residenti nella Bassa a due residenti a Odolo.
Ed era proprio di uno di questi l’auto verde che è stata vista sfrecciare a forte velocità lungo la strada statale a Sopraponte di Gavardo, l’altra sera, dalle pattuglie dei militari nel corso di un servizio predisposto dal comandante della Compagnia salodiana, il capitano Pietro D’Imperio, determinato dalle ripetute segnalazioni di alcuni cittadini residenti nella zona.
Un via vai continuo di persone e di autovetture che non è passato inosservato, e che anzi, ha destato la reazione di chi abita in zona.

Quando i militari hanno fermato i due nordafricani questi hanno mostrato particolare nervosismo, che ha insospettito maggiormente i carabinieri.
La Peugeot verde è stata quindi passata al setaccio fino a quando, nascosti dietro il filtro del condizionatore, hanno trovato tre involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 210 grammi. Praticamente lo stesso nascondiglio usato dagli altri marocchini finiti in manette una decina di giorni fa.
Stavolta nei guai sono finiti un marocchino di 30 anni, B.A., residente a Odolo, e un 28enne, A.S. sempre marocchino, residente a Sopraponte di Gavardo. I due risultano essere dotati di permesso di soggiorno e non sono mai stati arrestati in precedenza.

L’accusa per loro è quella di detenzione di droga a fini di spaccio. La Peugeot 206 è stata invece posta sotto sequestro. Secondo gli investigatori dell’Arma la «neve» serviva a rifornire non solo il mercato valsabbino, ma anche quello della zona dell’Alto Garda.

dal Giornale di Brescia
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