I ricordi non passano mai, restano con noi
di Rosalba Francinelli e Angelo Lossi

Nevica ancora, come quarantasei anni fa, quando Gian Bortolo e Luciana si unirono in matrimonio. Tanti auguri ancora, come in quel giorno...



Carissimo amico Gian Bortolo, è proprio vero, i ricordi non passano mai, perché la tua esistenza insieme a noi è stata ricca di episodi bellissimi. Ci hai lasciato troppo presto, ma la tua presenza con noi si è animata, nell’arte che tu stesso hai saputo regalarci attraverso i tuoi dipinti. Storie di un artista che contemplava e dipingeva il cielo e la natura, gli animali e le ispirazioni.

Sei stato un grande pittore di paesaggi e con la tua immensa tecnica hai coltivato con amore la tua arte. Uno studio davvero molto bello, in legno, vicino al tuo giardino ti aspettava in qualsiasi periodo dell’anno.

Qui riflettevi e ogni tuo guizzo lo imprimevi con il pennello. Oggi, 28 dicembre, nevica e i fiocchi sembrano proprio cristalli che, cadendo a terra, ci ricordano la tua magnificenza.

Gli alberi che circondano la tua casa mandano note musicali, e se ci addentriamo nel folto bosco dove lavoravi con tanta gioia insieme ai tuoi nipoti, ci rimandano ancora all'operosità di quanto hai fortemente valorizzato.

Qui dove ti ispiravi per le tue opere, senza i tanti strumenti che al giorno d’oggi a molti servono; tu con le tue custodie di colori, la tua organizzazione e il tuo quotidiano tempo per perfezionarti, con molta chiarezza ed instancabile, eri in studio a vivere diverse ore con il quadro. Poi uscivi per la consueta pausa del caffè e la fantasia di Luciana in cucina ti aspettava al tepore della stufa e di quella panca in legno, seduto sempre al solito posto. Il profumo trascinante del caffè e la compagnia della tua dolce e amata moglie Luciana.

Gian Bortolo, credo proprio che con la tua poesia questa mattina ci hai mandato questa neve, perché i ricordi non passano mai, stanno con noi. Ed è proprio qui nel mio cuore che quest’oggi ti vogliamo ricordare, caro amico. Sei stato un vero esempio, non solo nell’arte, e la tua vena artistica è stata anche un insegnamento che vogliamo possa accompagnare nuovi cammini.

Ricordo un anno fa, quando io e mio figlio Angelo ci siamo presentati a casa tua per chiederti se avevi voglia di partecipare alla stesura del nostro libro, confezionando un bel racconto dei tuoi tempi. L’entusiasmo è stato per noi grandissimo quanto il tuo, e a breve questo libro speriamo di presentarlo.

Ci manchi davvero molto, Gian Bortolo, ma ciò che ci fa vivere ora è l'impronta che ci hai lasciato. Hai saputo testimoniare e dare un volto alla vita vera. Il tuo giardino è una perla incantevole e un capolavoro indiscutibile. Ecco anche qui la passione di avere, come per l’arte, anche il talento di realizzarti nel verde. Questa neve ancora molto consistente sta ricoprendo tutto questo tuo giardino, e noi ne scriveremo ancora. I ricordi non passano mai, stanno con noi.

Grazie Gian Bortolo, maestro supremo, di averci regalato preziose parti di te e di averci dimostrato cosa significa l'amicizia vera, semplice e inconfondibile.

28 dicembre 2020
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