Nuovo anno, nuove avventure e sogni realizzati
di Luca Pietrobelli

Arriva il 2021, anno carico di aspettative, speranze e novità. La più bella e interessante per lo sport valsabbino è il passaggio nel grande ciclismo di Filippo Tagliani, gavardese classe ’95, che correrà la sua prima stagione tra i professionisti



Un atleta che ho potuto seguire da vicino perché abitiamo a distanza di alcune centinaia di metri e abbiamo iniziato a pedalare praticamente insieme, alla corte dell’UC Soprazocco: lui ha continuato con successo e orgoglio per tutto il paese, io mi sono dato al tifo!

Passista veloce e scaltro, in grado di reggere sugli strappi e mettersi dietro i velocisti in volate a ranghi compatti o ristretti, quest’anno realizzerà il sogno di correre con i più grandi corridori del mondo, quei famosi 200 che si vedono in televisione. Solitamente i passisti in salita fanno fatica, ma lui è un po’ come lo svizzero Hugo Koblet, che pure in montagna sapeva difendersi o il brescianissimo Michele Dancelli, forte in volata ma completo sugli altri terreni.

Il biglietto da visita di Filippo, oltre ad altre vittorie di spicco e piazzamenti internazionali, è il trionfo alla famosa e ormai nostrana Coppa San Geo, a Prevalle, nel 2018, la “Classicissima” dei dilettanti. Quel giorno il circuito finale prevedeva la scalata della micidiale salita di Burago da ripetersi più volte; sul finale, con il gruppo ormai scremato e stremato, una caduta ha coinvolto l’alfiere di Soprazocco.

“Fine dei giochi” han pensato in molti, ma con tenacia e grinta da vero corridore “Pippo” ha rimontato posizioni su posizioni per poi andare a giocarsi lo sprint finale con una zampata rabbiosa e potente alzando le braccia davanti a parenti e amici. La scena più bella della giornata è stata vedere le lacrime di gioia del nonno Emilio, grandissimo appassionato, sciolto dalla commozione per la grande prestazione e l’affermazione del nipote. Ancora una volta la Coppa San Geo è stata culla di grandi miraggi e viatico alla loro realizzazione.

La compagine valsabbina può ora contare su una nuova leva, che morde il freno scalpitante consapevole di poter dire la sua.
L’abbiamo visto crescere, faticare, fallire e trionfare: ora la storia è tutta da scrivere, e la penna è nelle sue mani!


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