Nella difficoltà rinascono solidarietà e speranza
di Laura Valgiovio

Un’intuizione, in un momento di solitudini e di tristezze.  E l’idea arriva da una signora di Milano...


... perché non tornare alla semplicità delle cose e confezionare un regalo che racchiuda in poche cose, la gioia di chi lo regala e la gioia di chi lo riceve. 
Bisogna trovare un modo semplice, gioioso e coinvolgente di diffondere il messaggio trascinando persone piccole e grandi in un’avventura che abbia un'unica meta: portare un po’ di felicità a chi è in difficoltà, a chi è solo, a chi è triste, a coloro che da tanti anni non ricevono regali, ai tanti bambini che quest’anno non vedranno ripagata l’attesa di Santa Lucia o di Babbo Natale.

Ed il messaggio, dopo aver percorso molte strade, attraversato Valli, arriva a Salò.
In un battito d’ali, parte il contagio della solidarietà correndo di cellulare in cellulare, arriva a tante persone che in poche ore rilanciano, certi che è un’ottima opportunità per far scorrere gioia e serenità.

Il messaggio è semplice: “Scatole di Natale”, ecco cosa si deve fare:

“Prendere una scatola delle scarpe e metterci dentro
1 cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, coperta etc),
1 passatempo (libro, rivista, sudoku, matite etc),
1 prodotto di bellezza (crema, bagno schiuma, profumo etc),
1 cosa golosa e....
1 biglietto gentile... perché le parole valgono più degli oggetti!   

Incartate la scatola, decoratela e scrivete in un angolo a chi è destinato il dono: donna, uomo o bambina/o..
I pacchi verranno poi distribuiti alle persone e alle famiglie che più ne hanno bisogno tramite varie associazioni.
Le scatole verranno raccolte presso la parrocchia di Campoverde e la distribuzione sarà curata da Caritas”.

I messaggi corrono ed in soli 6 giorni il virus della solidarietà diviene inarrestabile; contagia tantissimi cuori che si ritrovano  al “pronto soccorso”  di Campoverde, in coda a consegnare i pacchi.  
Chi li riceve, è impreparato ad accogliere tanti contagiati.
La stanza era predisposta per raccogliere 80/100 scatole di Natale, invece si viene sommersi.
In sole 4 ore (questo era il tempo per ricevere i pacchi) lo spazio si fa piccolo, il virus questa volta portava vita e gioia, cambiando radicalmente il senso di CO.VI.D. in COntagiarsi è  VIvere  Donando.
 
Tutto pronto,  domani notte arriva Santa Lucia, il tempo è poco, si comincia dalle famiglie con bambini. 
La mattina di sabato 12 Dicembre si parte.

Caritas con il supporto di Anteas che mette a disposizione l’automobile, dopo la distribuzione dei doni per le famiglie con bimbi,  coinvolgendo Solidarietà Salodiana e la Cooperativa che, alla Croce Rossa cura i ragazzi e le donne tutelate per aver subito violenza, arriva da queste famiglie “senza famiglia”, alle persone anziane, a quelle sole ed in difficoltà e anche a quelle persone che sono a noi vicine ma in cui tante volte “non vediamo” la loro tristezza e desolazione!

Le scatole di Natale, hanno provocato commozione, grida di gioia di mamme per i loro figli.
Hanno fatto dire ad una Signora : “Vi ringrazio per la bella festa della befana, mi è arrivata in un momento di particolare tristezza, così mi avete fatto sentire non più tanto sola”...

Hanno fatto dire ad una giovane mamma, dopo aver letto il biglietto di auguri: “sono commossa... il regalo più bello del mondo ..per me!  Questo biglietto è arrivato apposta per me che avevo tanto bisogno..”

Questo il messaggio che ha voluto condividere perché può essere per ognuno di noi:
Caro amico o amica ....fratello o sorella. Non ci conosciamo, ma poco importa... Siamo su questa terra, figli/e di uno stesso Padre...
Quindi fratelli, sorelle. Anche se magari sono molto più grande di te e potrei essere tua madre...
O magari addirittura la tua nonna. Ho pensato a te nel preparare questo piccolo dono. E’ poca cosa, lo so... ma è un modo per sentirci vicini, come piccolo anticipo di una gioia più grande che presto festeggeremo quando, anche quest’anno, il nostro Babbo ci farà il dono più grande che potesse farci: Suo Figlio.


Le cose che ti sto per dire adesso forse non le capirai subito... ma quando sarai più grande forse le rileggerai più volentieri e potrai capire meglio il significato.
Conserva questo piccolo foglio, sono certa che verrà il momento in cui sentirai il bisogno di rileggerlo.
Voglio raccontarti una cosa di me, sperando possa esserti d’aiuto nei momenti più difficili. Ho attraversato un periodo della mia vita davvero molto duro. Ho pianto, ho gridato a Dio  invocando il suo aiuto.  Ho persino dubitato della Sua esistenza.
Mi dicevano che il  Signore non dà mai prove più difficili di quanto tu non sia in grado di superare ...

Palle, ho pensato....e.. perché proprio a me, mi ripetevo...
Ma poi è successo qualcosa di inaspettato e le mie preghiere sono state esaudite. Ho cambiato modo di pregare. Ho smesso di chiedere. Mi sono fidata. Ho detto, come fosse un mantra, “Gesu, pensaci tu”.
Ho poi scoperto che sono le parole di un Santo (don Dolindo Ruotolo) – Gesù, pensaci tu. E Lui ha fatto... mi ha dato una cosa inaspettata che ha cambiato il mio modo di vivere. Mi ha dato la serenità del cuore. I problemi non sono finiti, anche se la situazione è migliorata... Ma sono cambiata io. Sono serena.
Dio agisce come e quando vuole, ma agisce...Basta affidarsi a Lui come un bambino tra le braccia di sua madre e ripetere spesso “Gesù pensaci tu!”  Buon Natale... ti voglio bene!   (....)


E chi ha preparato la “Scatola di Natale” ha voluto lanciare un Grazie...: “Grazie...per avermi dato la possibilità di partecipare a questa bella cosa!  Nel vedere tutti quei pacchi ho sentito di fare parte di una comunità solidale e mi ha dato molta speranza...”

Numerose scatole sono state distribuite anche ad associazioni di comuni limitrofi per bambini e famiglie e persone in difficoltà che non potevano essere raggiunte dalle sole nostre forze.

Laura Valgiovio

.in foto: la stanza dei pacchi di Campoverde coi volontari in azione



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