«Siamo a metà dell’opera»
di Cesare Fumana

Siamo a met dell’opera e a giorni sar messo il tetto. Poi inizieranno le finiture per terminare il tutto entro l’anno. Questo il piano di lavoro previsto per l’ampliamento della sede della Comunit montana valsabbina a Nozza di Vestone.

«Siamo a metà dell’opera e a giorni sarà messo il tetto. Poi inizieranno le finiture per terminare il tutto entro l’anno». Questo è il piano di lavoro previsto per l’ampliamento della sede della Comunità montana valsabbina a Nozza di Vestone, come ce lo ha illustrato il presidente Ermano Pasini.

Anche se l’annuncio della soppressione delle comunità montane è una costante degli ultimi tempi (l’ultimo quello del ministro dell’Interno Roberto Maroni che nell’intervento al Consiglio Direttivo dell’Upi Lombardia del 15 luglio ha affermato che «saranno eliminati gli enti intermedi come comunità montane e Ato, per evitare attriti e doppioni che sono costosi, con comuni e province»), la sede dell’ente valsabbino raddoppia i propri spazi.

I lavori di ampliamento sono iniziati all’inizio dello scorso dicembre, con l’appalto affidato alla ditta Carmine Giuseppe dell’Aquila e sono proseguiti senza intoppi secondo il progetto stabilito.
Il nuovo edificio è stato costruito sul lato sud dell’attuale fabbricato, verso la strada statale, staccato rispetto alla parte vecchia per conservare delle finestre per alcune stanze che altrimenti non avrebbero avuto più punti luce esterni.

Nella nuova ala troveranno collocazione gli uffici dei servizi sociali e dell’ufficio tecnico, compresi quelli del Polo catastale, attualmente ospitati al primo piano dell’attuale sede. Il nuovo edificio è alto tre piani e sarà unito alla parte “vecchia” tramite una “passerella-corridoio” realizzata in ferro, alluminio e vetro.
Nel piano seminterrato sarà realizzato un auditorium-sala consiliare che potrà ospitare fino a 170 persone. Alcuni locali del piano terra, poi, saranno occupati dal nuovo ufficio postale di Nozza, che avrà un’apertura prolungata per tutto il pomeriggio.

Di conseguenza anche l’attuale sede, una volta trasferiti alcuni uffici, subirà una fase di ristrutturazione con la ridistribuzione degli spazi.

La nuova sede, quindi, sarà più funzionale per gestire i servizi sovracomunali che i comuni demandano all’ente montano.

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