I Nomadi saranno in concerto venerdì 25 luglio presso il Palatenda di Paitone. Non hanno certo bisogno di presentazioni: da oltre quarant’anni riempiono le piazze ed i palatenda di tutta Italia. Il loro tour è praticamente infinito: più di 100 date ogni anno, sempre in giro, coerenti con il loro nome, con la voglia di suonare e di emozionare di sempre. Le canzoni che hanno fatto la storia della musica come quelle più recenti, sono sempre contraddistinte dalla filosofia “Nomadi”: impegno sociale e civile, lotta contro l’indifferenza e la superficialità.

Oltre a questo affiancano sempre un impegno concreto di natura solidale: costruzione di scuole ed aiuto alle realtà più bisognose.

Il pubblico “nomade” è come una grande famiglia: lo si riconosce perché già di prima mattina, il giorno del concerto, li vedi arrivare con camper, salviettoni e cibarie per accamparsi sotto il palco. L’attesa del concerto comincia alle prime ore dell’alba. Ad ogni appuntamento si ritrovano, conoscono gente, socializzano, ballano e suonano e aspettano il momento d’inizio come se fosse la prima volta.

Bandiere e magliette che sventolano fanno il resto. Una grande festa con un’atmosfera indescrivibile dalla quale è impossibile non essere contagiati. Qualcuno dirà: ma i Nomadi non sono più quelli di Augusto. Vero, verissimo. Ora sono cambiati, sono diversi, ma non per questo meno interessanti o validi. Non ha senso andare ad un concerto e cercare di vedere se e dove assomigliano a ciò che erano, cosa è cambiato e perché non sono più come allora. La figura di Augusto era insostituibile, e loro lo sanno: infatti non hanno cercato un cantante che gli assomigliasse o lo imitasse, non avrebbe avuto senso. Hanno continuato sulla strada che Daolio aveva tracciato, sono andati avanti continuando a camminare.

Venerdì sera si esibiranno a Paitone, con inizio alle 21. Il costo del biglietto è di 20 euro, tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.nomadi.it. Questa è l’unica tappa nella provincia di Brescia prevista per l’estate. Come dicono loro: “sempre e solo Nomadi...”.