«Storia di straordinaria follia alla ricerca del vaccino influenzale»
di red.

Così la lettrice ha intitolato questa lettera. Purtroppo di straordinario c'è ben poco, pare piuttosto quasi consuetudine. Pubblichiamo volentieri



Storia di straordinaria follia alla ricerca del vaccino antinfluenzale
Protagonisti: 
- Mio padre, 91 anni, sulla sedia a rotelle
- Mia madre, 90 anni, va con le sue gambe compatibilmente con l’età
- Io, Marica Longhena, 64 anni, figlia

I miei genitori, entrambi residenti a Nuvolento, per età e patologia sono considerati soggetti a rischio, aventi diritto al vaccino antinfluenzale.
La loro dottoressa di base non ha aderito alla campagna vaccinale, non somministra vaccini se non alle persone allettate.
Perciò non resta che chiamare i numeri dell’ASST Milano di Regione Lombardia, call center che dovrebbe fissare gli appuntamenti per le somministrazioni.

Armata di pazienza, chiamo e mi viene proposta per il giorno 24/11 una rosa di paesi (su tutta la provincia) fra i quali scegliere: Flero, Gambara, Rezzato e Sarezzo.
Ovviamente scelgo Rezzato e mi confermano per entrambi l’appuntamento il 24/11 alle ore 14,51 (che precisione!), all’oratorio Don Bosco di Rezzato presso una tensostruttura che dovrebbe ospitare il centro vaccinale.

Prenoto i volontari del VAN per mio papà
e il 24, per tempo, partiamo.
Il Van davanti e io dietro in auto con mia mamma.
Arrivati a destinazione, di tensostrutture nemmeno l’ombra.

Un signore gentile che sta montando le luminarie natalizie ci chiede se siamo lì per la vaccinazione.
Alla nostra risposta affermativa e speranzosa ci dice che lì non c’è nessun centro vaccinale e aggiunge: “Ce ne sono già stati qui una ventina, probabilmente vi hanno dato l’indirizzo sbagliato”.

Furibonda, richiamo il call center e l’operatrice (dopo avermi detto di fare un esposto all’ ASST Milano...), mi dice che in tutta la provincia di Brescia non ci sono date previste per i vaccini e ogni giorno devo richiamare per sapere se cambia qualcosa.

Allora: i miei genitori sono ultranovantenni, con pluripatologie, quindi soggetti fragili che secondo i DPCM non dovrebbero uscire di casa per evitare contatti a rischio Covid.
Il medico di base si dice impossibilitato a venire a domicilio, ASST Milano nebbia fitta, che facciamo?

Una figlia scoraggiata ed arrabbiata - Lavenone


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