Un grazie solidale
di Alessandra

In un periodo storico così particolare e complicato dove non ci si può abbracciare, stringere le mani e far percepire in modo fisico la gratitudine, voglio lasciare qualcosa di scritto e di profondo, da poter condividere con più persone possibili


La mia è una delle tante esperienze belle del sociale che avvengono ma che nessuno racconta, proprio perché ci fossilizziamo più a raccontare le cose brutte e tragiche. Vi chiedo quindi dieci minuti del vostro tempo per leggermi.

Mi chiamo Alessandra e sono un'assistente sociale che da dieci anni lavora in questa valle, tra i comuni della Conca d'Oro e la zona di Casto.
Sono arrivata dieci anni fa da una valle seppur vicina, così diversa come quella della Valle Trompia. Ero piena di convinzioni (per lo più di impronta universitaria) e motivazione.
Dieci  anni fa questa valle mi ha accolta, disorientata e messa a dura prova: comuni così piccoli e vicini geograficamente, ma così diversi fra loro.

Questo mio percorso lavorativo in largo e lungo per questa valle si conclude in questi giorni di novembre, per iniziare un nuovo progetto lavorativo che mi emoziona molto, ma che allo stesso tempo mi muove sensazioni di forte dispiacere per tutto ciò che lascio.
Ci tengo a ringraziare parte delle meravigliose realtà valsabbine che ci lavorano, sia in modo professionale che come volontariato.

Troppo spesso l’assistente sociale viene vista come figura scomoda, che aiuta solo un certo target di persone piuttosto che altre, eppure ogni volta che si lavora insieme e le storie sono a lieto fine nessuno lo dice che c’era anche l’assistente sociale… iniziamo a dirlo invece, perché ci fa bene sentirci riconosciute nell'aver fatto bene il nostro lavoro!

L'assistente sociale nell'ente locale è come un portiere di calcio che cerca di parare i colpi il più possibile, cadendo e rischiando di farsi male, ma avere una buona squadra che difende la porta aiuta molto, questo è il lavoro di rete nel sociale.
Come dico da tanti anni ormai: ”il buon lavoro lo fanno le brave persone” sappiate che ci sono davvero delle bravissime professioniste che tengono a ciò che fanno nel sociale in Valle Sabbia!

In questa valle così operosa ho conosciuto realtà meravigliose, persone straordinarie, operatori che con fatica lavorano con tanto amore sia per il territorio che per le persone che hanno in carico.
Un ringraziamento profondo alle colleghe dipendenti dei miei comuni, che non hanno mai mancato di aiutarmi nello sbrigare questioni burocratiche e non, senza di loro non avrei potuto gestire il tutto con il tempo che avevo.

Ringrazio i miei sindaci (Bontempi, Prandini, Zanotti, Cassetti, Bacchetti) che da anni con fiducia si sono appoggiati al mio servizio e che con le proprie risorse hanno attivato percorsi per il territorio.
I colleghi che lavorano all’interno della scuola che con fatica portano avanti il lavoro con tutte le incombenze seppur a volte non di loro competenza; le cooperative sociali valsabbine che insieme a me hanno ideato con tantissima creatività delle bellissime collaborazioni e progetti per il territorio.
Perché si, quando le risorse finanziarie sono quel che sono, bisogna sfoderare la nostra miglior creatività per dare magia ai progetti sociali!

Grazie ai medici di famiglia dei miei comuni, ai servizi specialisti di Asst (cps, eoh, noa, sert) consultorio familiare, alle forze dell'ordine.
Tutti loro in questi anni hanno condiviso i bisogni dei loro utenti e hanno collaborato con me per portarli a segno.

Ai parroci, il particolare al mio amato Don Pietro di Agnosine, che in questi anni è stato preziosissimo per la  realizzazione di alcuni progetti, come la creazione della prima casa in Valle Sabbia per ragazzi diversamente abili con caratteristiche specifiche.
Tramite il consorzio laghi e Comunità montana, abbiamo creato uno spazio come palestra di autonomia per l’oggi e  il futuro nel progetto "dopo di noi ". È uno successo che porto via con me!

Alle mie amate colleghe assistenti sociali dei comuni, che come me ogni giorno fanno tantissimo e anche di più anche se spesso non gli viene riconosciuto, questo lavoro si fa per amore non certo per soldi o per fama, cercate di apprezzarle di più!
Alle mie care colleghe del servizio tutela minori e famiglia, che davvero sono un pezzo di braccio del nostro lavoro e lo fanno con il cuore.
A tutti i volontari che in questi anni  ho disturbato tante volte e che mi hanno sempre detto di sì, senza di voi tante così non sarebbero state possibili, siete magici!

Alle famiglie e persone che in questi anni ho seguito, così fiera della grande forza e resilienza che avete sfoderato nei momenti difficili... grazie di esservi affidati alla mia persona.
E grazie alla mia cara azienda e tutti i colleghi di Valle Sabbia solidale, in particolare al mio direttore Pasini Andrea che mi ha dato la possibilità di sperimentarmi in un nuovo progetto e territorio, ha compreso la mia fame di imparare ancora, qualcosa di nuovo in un altro servizio.

Mi scuso in anticipo se ho dimenticato qualcuno in questa lettera, ma dieci anni sono davvero tanti da mettere su di un foglio.
Ad ognuno di voi che ho dimenticato dico grazie per essere passati sul mio cammino, per poco o tanto tempo che sia stato. Ognuno di voi ha lasciato un pezzetto di un qualcosa da portare con me, spero di aver fatto lo stesso con voi.

Mando a tutti un grande abbraccio virtuale, proprio quello che ora non ci è permesso dare.
Così grata di aver conosciuto questa valle.

Alessandra


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