Disturbo bipolare
di Sabina Moro

Tra i disturbi dell’umore troviamo il disturbo bipolare, un disturbo cronico che richiede alcuni accorgimenti, sulla conduzione di vita, per limitare le fluttuazioni dell’umore


Il disturbo bipolare, o sindrome maniaco depressiva, è un disturbo caratterizzato da oscillazioni del tono dell’umore, che avvengono indipendentemente dalle situazioni nella quale la persona è inserita.

I fattori psicologici e sociali (come stress, abuso di sostanze, insonnia, ecc.) infatti possono favorire l’emergere delle modificazioni dell’umore o accentuare la gravità dei sintomi, ma non sono la causa dell’insorgenza del disturbo.

Il disturbo bipolare è un disturbo:
-    Ereditario in quanto si presenta con maggiore probabilità in soggetti che hanno una familiarità;
   Cronico in quanto le oscillazioni dell’umore sono presenti durante tutto il corso della vita, dal momento dell’insorgenza del disturbo;
-     Su base biologica in quanto sono state riscontrate anomalie nel funzionamento del sistema ormonale e di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina;
-    Insorgente prevalentemente nella tarda adolescenza o nella prima età adulta;
-    caratterizzato da oscillazioni del tono dell’umore, differenziabili in episodi ipomaniacali o maniacali ed episodi depressivi. Per episodio ipomaniacale o maniacale si intende uno stato nella quale il soggetto presenta, per quattro giorni o una settimana, sintomi quali: grandiosità, eccessiva euforia, maggiore loquacità, disinibizione, distraibilità, agitazione, ridotta necessità di dormire, ecc.. Mentre, per episodio depressivo, si intende uno stato nella quale il soggetto, per almeno due settimane, presenta sintomi quali: umore triste per la maggior parte del tempo, diminuzione di interesse nello svolgimento delle attività, perdita o aumento dell’appetito, insonnia o ipersonnia, faticabilità, autosvalutazione, ecc..

Nel caso di una diagnosi di disturbo bipolare sarebbe auspicabile tenere alcuni accorgimenti:
-    Mantenere ritmi regolari
-    Accettare la prescrizione di farmaci, fatta da uno psichiatra, al fine di mantenere il tono dell’umore stabile, ovvero in uno stato di eutimia, evitando ricorrenti ed eccessive fluttuazioni.
-    Evitare il consumo di alcol, in quanto produce uno stato di ansia e agitazione , in quanto può incentivare l’insorgenza di una fase maniacale o ipomaniacale
-    Evitare il consumo di sostanze stupefacenti in quanto possono generare tristezza, apatia, ansia e quindi aumentare la probabilità che il tono dell’umore si modifichi
-    Ridurre il consumo di caffè e di sostante con caffeina, in quanto alterano il ritmo sonno-veglia
-    Cercare di dormire in media 8 ore a notte, non di più nelle fasi depressive e non di meno nelle fasi maniacali
   Ridurre attività eccitanti e dedicarsi maggiormente ad attività rilassanti di fronte ad una possibile fase maniacale e, al contrario, aumentare il livello di attività di fronte ad una possibile fase depressiva.

Diagnosticare un disturbo bipolare può essere complesso e, una volta diagnosticato può non essere semplice accettarne la presenza. Ma soffrire di disturbo bipolare non è più grave che soffrire di altre patologie croniche e, nella maggior parte dei casi, con l’unione di una terapia farmacologica e una psicoeducazione al disturbo, si può tranquillamente condurre una vita sociale, lavorativa e familiare, adeguata.
Risulta pertanto indispensabile, nel momento in cui percepiamo che il nostro umore sta subendo delle modificazioni che esulano dal nostro normale, rivolgersi ad uno specialista il quale potrà accompagnarci in un percorso adeguato. Considerare le forti oscillazioni dell’umore come caratteriali, può impedire di prendersene cura.

 
Dott.ssa Sabina Moro
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