Dalla Valsabbia sul Guglielmo per il Papa
di val.
Non erano in pochi, giovani e meno giovani, quanti ieri hanno lasciato l’impluvio del Chiese per raggiungere il monte Guglielmo e partecipare all’incontro dei giovani lombardi in occasione della Giornata mondiale della giovent.
Scorrendo l’elenco a disposizione degli organizzatori non risultava nessun iscritto dagli oratori della Valle Sabbia.
Eppure non erano in pochi, giovani e meno giovani, quanti ieri hanno lasciato l’impluvio del Chiese per raggiungere il monte Guglielmo e partecipare all’incontro dei giovani lombardi in occasione della Giornata mondiale della gioventù.
Fra questi una decina i ragazzi dell’oratorio di Roè Volciano che hanno affrontato la salita per assistere in diretta su maxischermo all’incontro del Papa con i giovani a Sidney.
Per Chiara, 14 anni, la più giovane del gruppo, era questa un’esperienza attesa da tempo e lei si aspetta soprattutto di condividere l’incontro con il Papa con tanta gente: “Ascoltare le sue parole insieme ad altri giovani – ci ha detto -, è diverso che farlo da soli a casa”. Laura, 15 anni, si aspetta di rivivere l’esperienza di Loreto della quale riserba un buonissimo ricordo: “Non sarà lo stesso perché il Papa si vedrà sul maxischermo e non dal vivo, ma sicuramente il messaggio che rivolgerà ai giovani sarà importante”.
A Loreto lo scorso anno c’era anche Claudia, pure lei quindicenne, convinta che sia molto importante l’incontro tra i giovani con l’obiettivo di vivere insieme momenti di preghiera, ma anche di divertimento. Francesco invece, 18 anni, la spinta ad esserci arriva dalla fede, o meglio “dalla ricerca di un cammino di fede”. Da questo incontro, infatti, si attende “spunti di riflessione che mi aiutino a vivere meglio la dimensione religiosa”.
Ad accompagnare i ragazzi ci sarà Monica, una delle animatrici dell’oratorio: per lei “è importante mostrare ai ragazzi che la Chiesa intesa come comunità dei credenti ha bisogno di loro e che con loro è in grado di comunicare direttamente. Non è una cosa buona solo per le vecchiette, insomma, come molti sembrano credere”.
