Il design riporta in utile la Fmn Martinelli
L’azienda di maniglie della famiglia Martinelli, che si trova in località Piani di Mura a Casto, cresce nonostante il dollaro debole e la crisi immobiliare. Il 2007 è stato un anno da incorniciare, il 2008 presenta invece qualche forte preoccupazione.

Un 2007 da incorniciare, al quale fa da contraltare un 2008 che si prospetta di forte preoccupazione. Non c’è pace per i manigliai bresciani (la maggior parte dei quali localizzati in Valsabbia) che - superato con successo il terremoto rappresentato dall’assalto cinese - in questi mesi devono fare i conti con la crisi che investe il settore immobiliare, in modo diverso, in tutta l’Europa.
DOPO IL DRAGONE NUOVA SFIDA. Insomma domato il «dragone» a colpi di design, riposizionamento del target ed eccellenza nella produzione, ora la bestia nera sono il dollaro debole, che frena le esportazioni in Usa e Canada; l’aumento del costo delle materie prime, che riduce i margini; ma soprattutto il rallentamento del settore edilizio, che sembra aver frenato le commesse.
«Il settore della maniglieria sta soffrendo - Vilma Martinelli, general manager della Fmn Martinelli spa e vicepresidente di Prima, l’associazione che riunisce i maniglieri italiani, non nasconde le preoccupazioni degli operatori del settore -. Questi primi sei mesi del 2008 per la nostra azienda e per molti colleghi del comparto sono stati difficili. Il bilancio 2007 è stato molto buono, ma sarà quasi impossibile riuscire a mantenere i livelli di crescita del fatturato del 2007. Segnali di contrazione delle vendite non arrivano solo dall’area dollaro, ma anche dall’Europa, Francia e Spagna in particolare».
IL BILANCIO 2007. La Fmn Martinelli si trova in località Piani di Mura a Casto e dal 1968 (quando l’azienda venne fondata dall’artigiano Angelo Martinelli) è specializzata nella realizzazione di maniglie, pomoli e battenti per porte e finestre esportando quasi l’80% della produzione.
Nel 2007 l’azienda, che conta una cinquantina di dipendenti, ha registrato un fatturato di 9,2 milioni di euro (in crescita del 20% rispetto al 2006, con 7, 4 milioni). Un incremento dovuto soprattutto all’espansione verso Est. Quattro anni fa l’azienda ha aperto una piccola filiale commerciale in Repubblica Ceca che serve anche Slovacchia e Romania.
Nello scorso esercizio i costi della produzione sono stati di 9,1 milioni rispetto ai 7,7 del 2006. La società ha chiuso con un utile di esercizio di 210mila euro (nel 2006 il bilancio si era chiuso con una perdita di 77mila euro) dopo aver pagato imposte per 253mila euro e spesato ammortamenti per 286mila euro.
CRESCITA E DESIGN. Tra le ragioni della forte crescita del fatturato nel 2007 c’è la grande attenzione al design e il riposizionamento del target attraverso il marchio Dmd che ha trasformato le maniglie in veri complementi d’arredo.
Un impegno che nei mesi scorsi è valso l’assegnazione del «Good Design International Awards 2007» nella categoria «hardware», uno dei riconoscimenti più ambiziosi del settore conferito dal Chicago Athenaeum, istituzione che ospita l’unico museo di Architettura e Design degli Stati Uniti. A vincere è stata la maniglia Sike, prodotta dalla Fmn col marchio Dnd (Diffusione nuovo design) e disegnata dall’egiziano Karim Rashid, designer di riconosciuta fama mondiale.
Di delocalizzazione Vilma Martinelli non vuole sentire parlare: «Non rientra nei nostri progetti e nella nostra filosofia aziendale, la produzione resta fermamente ancorata in Italia». Una società nata nel Bresciano e orgogliosa di una tradizione del saper fare e soprattutto di un «made in Valsabbia» che viene tramandato da generazioni. 

Roberto Ragazzi dal Giornale di Brescia

In foto Vilma Martinelli

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