Insonnia
di Sabina Moro

Uno dei sintomi che spesso ci porta a rivolgerci ad un professionista è la riduzione o l’aumento del sonno. Ma come possiamo favorire il nostro sonno e limitare episodi di insonnia?



Il sonno è lo stato di riposo che si oppone allo stato di veglia.

Tra i vari disturbi del sonno possiamo trovare l’insonnia ovvero l’insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno. L’insonnia comprende la difficoltà ad addormentarsi la sera, a dormire in modo continuativo durante la notte o, a svegliarsi prima del solito la mattina. Può essere causata da periodi di vita stressanti o essere una conseguenza di un’ altra condizione medica sottesa.

Alcuni consigli per favorire il sonno:

- Andare a letto soltanto quando si ha veramente sonno, riducendo il tempo a letto senza dormire, al fine di associare il letto allo stato di sonno e non allo stato di veglia;

- Cercare di mantenere un ritmo sonno-veglia regolare andando a dormire ed alzandosi circa alla stessa ora, tutti i giorni;

- Alzarsi e fare qualche attività rilassante se ci si sveglia durante la notte e non si riesce a riprendere sonno, al fine di non trascorrere a letto molto tempo in stato di veglia;

- Effettuare attività connesse alla veglia, come leggere, scrivere, guardare la tv, in stanze diverse dalla camera da letto;

- Se riteniamo indispensabile fare un sonnellino, è consigliato che venga effettuato entro le prime ore del pomeriggio;

- Non assumere sostanze eccitanti contenenti caffeina, nelle sei ore precedenti all’addormentamento o sostanze alcoliche nelle tre ore precedenti in quanto svolgono un ruolo stimolante;

- Limitare l'assunzione di cibo e sostanze zuccherine prima di andare a letto;

- Non effettuare attività fisica nelle ore precedenti all’addormentamento in quando l’attività fisica è un’attività attivante che può ritardare la comparsa del sonno;

- Organizzare la camera da letto affinché sia buia, silenziosa e con una temperatura non troppo alta e non troppo bassa;
Fare un bagno caldo prima di andare a letto può favorire il sonno, rilassando la muscolatura e abbassando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress;

- Non paragonare le tue ore di sonno con quelle delle altre persone. Ci sono persone che necessitano di 8 ore di sonno e altre che vengono rigenerate da 6 ore di sonno;

- Cercare di limitare la rimuginazione sulla propria difficoltà a dormire in quanto, continuare a pensare a questo durante la fase dell’addormentamento, inibisce il sonno e favorisce lo stato di veglia.

Dormire poche ore per qualche giorno non è un rilevante problema se non si manifestano peggioramenti sulla nostra conduzione delle attività quotidiane. I giorni successivi infatti potranno essere utilizzati per recuperare le ore di sonno perse in precedenza.

Il problema può insorgere se, il dormire meno del nostro solito, perdura per molto tempo e ci si sente stanchi, più irritabili, tristi o ansiosi e si notano difficoltà di memoria, concentrazione e attenzione.

Dott.ssa Moro Sabina
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