A processo l'imputato per l'attentato allo stagno Meder
di red.

Il 51enne di Serle accusato di inquinamento ambientale e gestione non autorizzata di rifiuti per la strage di rospi di due anni fa a Cariadeghe sarà processato in primavera


Era la notte del 24 marzo di due anni fa
quando sull'Altopiano serlese di Cariadeghe, nello stagno Meder, furono sversati 80 litri di olio esausto che provocarono la morte di diversi suoi “abitanti”, in particolare esemplari di tritone crestato, rospo comune, rana dalmatina e rana temporaria.

Il 51enne di Serle indagato con le accuse di inquinamento ambientale e gestione non autorizzata di rifiuti sarà processato il 9 aprile del prossimo anno. Contro l'imputato in tribunale si sono costituite parte civile, in difesa degli esemplari e dell'habitat naturale lesi, la Lega per l’abolizione della caccia, Legambiente Lombardia e le Guardie nazionali dell’ambiente.

Ricostruendo i fatti, all'epoca, gli inquirenti avevano messo in luce la possibilità che l'imputato potesse aver agito per vendicarsi del Comune di Serle, che non gli aveva concesso l'utilizzo di un capanno di caccia e di prelevare legname dai boschi della zona.



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