Delitto Mantovani, chiesta la riesumazione della salma
di Redazione

Il padre di Jessica Mantovani, la giovane trovata morta alla centrale idroelettrica di Prevalle nell'estate 2019, chiede giustizia. La riesumazione permetterà di far analizzare ulteriore materiale biologico



Il padre di Jessica Mantovani, la 37enne di Villanuova sul Clisi trovata senza vita nel giugno del 2019 alla centrale idroelettrica di Prevalle, ha richiesto tramite gli avvocati al sostituto procuratore Gianluca Grippo la riesumazione del cadavere della figlia.

“Ci sono prove evidenti contro le due persone (gli indagati G.B. e M.Z., che hanno trascorso con la vittima le sue ultime ore in vita, ndr) ma se serve ancora un elemento autorizzo la riesumazione di mia figlia, per me un gesto dolorosissimo, pur di arrivare alla verità – ha dichiarato Giovanni Mantovani al Giornale di Brescia. “Mi hanno ucciso la figlia 16 mesi fa e non accetto più silenzi”.

L'istanza di riesumazione della salma è giustificata dalla necessità di prelevare e analizzare eventuale materiale biologico presente sotto le unghie della vittima, che potrebbe aver tentato di difendersi dall'aggressione subita dal suo assassino.

Il materiale nella zona sub unghiale di Jessica Mantovani era già stato prelevato in fase di autopsia, ma non risulta essere stato inviato ai Ris di Parma per le dovute analisi; esiste il rischio che ormai, essendo trascorso del tempo, sia compromesso.
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