Il Broletto rimanda all'Ato
di Federica Ciampone

In Consiglio provinciale la mozione in cui si chiedeva di bocciare il progetto del maxi depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari non è stata nemmeno discussa. Ora si attende l'assemblea dei sindaci



La mozione presentata da Marco Apostoli di Provincia Bene Comune, nella quale si chiedeva di bocciare il progetto di Acque Bresciane del doppio depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari con scarico dei reflui nel Chiese, in Consiglio provinciale non è stata nemmeno discussa.

A bloccare il dibattito sul nascere è stato il sollevamento bipartisan di una “pregiudiziale”, accolta dal presidente Alghisi, che ha specificato come non sia di competenza della Provincia approvare o bocciare un progetto tecnico, rimandando la decisione all'Ato.

Conciso ed esasperato il commento su Facebook del sindaco di Gavardo Davide Comaglio: “Oggi in Consiglio Provinciale è stata presentata una mozione sulla depurazione del Garda che non è stata né discussa né votata a causa di una presunta pregiudiziale regolamentare che neanche ho voglia di commentare... ”.

La discussione sarà quindi demandata all'assemblea dei sindaci - richiesta da ben 58 primi cittadini, capofila il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli – che si svolgerà nei prossimi giorni. La questione a questo punto è la seguente: se, come emerso, la competenza sui progetti tecnici è solo dell'Ufficio d'Ambito, l'assemblea dei sindaci potrà effettivamente votare la mozione?



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