350 alunni tutti in presenza
di Cesare Fumana

Un obiettivo importante per la didattica quello ottenuto dalla Scar di Roè Volciano adeguando gli spazi per ottemperare alla normativa anticovid


La Scar di Roè Volciano è probabilmente una delle poche scuole superiori bresciane ad avere tutti gli alunni presenti in classe durante le lezioni. Molte, infatti, quest’anno, per ragioni di spazio, per ottemperare alla normativa anticovid, alternano la presenza in aula delle classi con la didattica online.

La scuola professionale volcianese, invece, si è attrezzata per tempo per raggiungere questo obiettivo.

«I nostri ragazzi – spiega Laura Marchiori, presidente della Cooperativa San Giuseppe che gestisce la scuola – sono alunni che soffrono di una certa fragilità scolastica. Anche alla luce della dell'esperienza della didattica online dei mesi scorsi, abbiamo deciso di fare in modo di averli tutti presenti a scuola già dall’inizio del nuovo anno scolastico».

La Scar propone quattro corsi di formazione professionale, della durata di quattro anni ciascuno: meccanica, motoristica, parrucchiere ed estetiste, per un totale di 16 classi.

«Per soddisfare la normativa anticovid – precisa la presidente – abbiamo dovuto adeguare alcune aule: in particolare abbiamo dovuto abbattere tre pareti per ottenere delle aule più grandi; questo ha comportato la perdita di alcune aule, che abbiamo cercato di recuperare in altri spazi.

Per far questo c’è stato l’impegno di tutti: «Devo ringraziare il personale docente e non docente per l'impegno e per la pazienza che ci hanno messo in questo inizio di anno scolastico davvero particolare: è stato tutto in fieri, con adeguamenti in corso d’opera».

Ad esempio all'inizio si era pensato di dividere l'auditorium in due parti per ricavarne due aule, ma non è stata una soluzione azzeccata; per cui, dopo la prima settimana, sono stati trasferiti due laboratori nell'auditorium, liberando così due aule per le classi.

Anche la palestra viene utilizzata per delle lezioni, così come, in questi giorni di bel tempo, a rotazione, alcune classi fanno lezioni all'aperto.

Per ottemperare a tutte le nuove normative anticovid la scuola si affida a un RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione), nella figura del dott. Righetti, di Sicurezza e Igiene del lavoro di Sabbio Chiese.

La cooperativa San Giuseppe gestisce anche una scuola primaria paritaria e una dell'infanzia a Salò: «Anche là – riferisce la presidente – tutto è partito regolarmente, quest'anno anche con due classi prime alla primaria, ma l'edificio presenta delle aule molto grandi e quindi non ci sono stati problemi di spazio».

Problemi di spazio che, invece, alla Scar c’erano già prima della pandemia, tant’è vero che era già in programma un ampliamento.

«Lo scorso anno – riferisce Marchiori – avevamo intenzione di ampliare la nostra scuola, costruendo una nuova sala saldatura per il quarto anno, viste anche le richieste in tal senso giunte dalle aziende della zona e nuovi laboratori sociali. La pandemia, però, ci ha costretti a sospendere questo progetto, che però abbiamo intenzione di riprendere in mano e portare avanti quest’anno».

In foto:
. alunni in classe
. lezione all'aperto
. l'ingresso della Scar


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