Ansia
di Sabina Moro

L’ansia è un’emozione secondaria attivata quando siamo a contatti con stimoli, o eventi, percepiti come minacciosi. Ma quando diventa disfunzionale?



Ad ognuno di noi, almeno una volta nella vita, sarà capitato di sperimentare quell’emozione definita ansia.

L’ansia è una risposta funzionale che viene attivata, solitamente, quando siamo messi a contatto con uno stimolo, o stiamo vivendo un evento, percepito come minaccioso, imprevedibile e pericoloso.

Una persona potrebbe, per esempio, provare ansia nel momento in cui dovrà parlare in pubblico in quanto potrà avere pensieri come “farò una pessima figura”, “tutti mi giudicheranno”, “sicuramente andrà male”. La situazione, di per sé non pericolosa, apparirà però tale agli occhi della persona, che svilupperà di conseguenza uno stato di forte preoccupazione.

Tra i sintomi legati all’ansia possiamo trovare:

- Sintomi comportamentali (insonnia, irrequietezza, distraibilità, evitamento, ecc.)
- Sintomi cognitivi (paura di morire, paura di perdere il controllo, ecc.)
- Sintomi fisiologici (tremori, sudorazione, palpitazioni, vertigini, ecc.)

Spesso può capitare che la persona interpreti erroneamente i sintomi fisiologici connessi all’ansia, valutandoli come segnali di un malessere fisico.

L’ansia diventa disfunzionale quando c’è:

1. Errata valutazione di pericolo;
2. Compromissione del funzionamento in aree quali il lavoro, la scuola, le relazioni, ecc.;
3. Generalizzazione a molteplici situazioni, anche in assenza di stimoli temuti;
4. Evitamento delle situazioni che appaiono pericolose.

Alcuni consigli per gestire l’ansia:

- Impara a riconoscere ed interpretare i sintomi connessi all’ansia, in modo funzionale. Se interpreterai i sintomi fisici dell’ansia pensando che qualcosa di terribile ti stia succedendo, molto probabilmente l’ansia aumenterà;

- Interpreta l’ansia come una passeggiata in montagna, ci sarà una salita con i sintomi che aumentano, l’arrivo alla vetta nella quale il picco dei sintomi sarà attivato e una discesa nella quale i sintomi inizieranno a diminuire. Immaginandoti questo andamento potrai scoprire che l’ansia, anche se dovesse arrivare, è destinata a diminuire di intensità, solitamente in 15-30 minuti.

- Compila una lista di attività piacevoli che potrebbero servirti nel momento in cui stai iniziando a sperimentare l’attivazione ansiosa;

- Modifica i tuoi pensieri catastrofici cercando di dare un’interpretazione più oggettiva alla situazione che ti preoccupa, valuta le probabilità che l’evento si manifesti realmente come te lo sei immaginato;

- Sperimenta pratiche di rilassamento, che ti consentiranno di focalizzarti sul momento presente, stimolando una sensazione di calma;

- Prova la respirazione diaframmatica. Metti le mani sulla pancia ed immagina di avere all’interno un palloncino da dover gonfiare e sgonfiare poi, inspira con il naso ed espira con la bocca.

Dott.ssa Moro Sabina
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