Vaccino antinfluenzale, Girelli: «Preoccupante ritardo»
di Redazione

Lo denuncia il consigliere regionale valsabbino del Pd, presidente della Commissione d'Inchiesta sull'emergenza Covid19


La Regione assicura
che la campagna vaccinale antinfluenzale partirà a metà ottobre, ma da più fronti arriva l'allarme. I medici generici ancora non hanno una data di avvio dell'attività. I farmacisti potranno ordinare le dosi destinate ai soggetti a rischio non prima del 26 ottobre e la distribuzione presumibilmente slitterà a novembre, anche se per la Fondazione Gimbe gli ordini della Lombardia garantiranno una copertura non superiore al 66% delle persone a rischio. E nulla si sa delle dosi destinate ai privati che ogni anno effettuano la vaccinazione.

«Il vaccino antinfluenzale – fa sapere il consigliere regionale Gianantonio Girelli – aiuta a combattere il Covid, secondo molti studi internazionali. Per questo l'Organizzazione mondiale della Sanità preme per una massiccia campagna di prevenzione, sicuramente per le persone fragili e gli anziani, per il personale sanitario e per i bambini».

«Una raccomandazione – precisa Girelli – che deve essere in cima alle priorità di Regione Lombardia. Ad oggi, però, Palazzo Lombardia ha raccolto disponibilità di 1,720 milioni di dosi per gli adulti a fronte di tre milioni di ultrasessantenni, 168mila per i 300mila operatori sanitari e 410mila dosi (quanto è stato offerto a fronte della richiesta di 500mila dosi) per i 600mila minori da zero a sei anni. Di più, le prime vaccinazioni sono previste non prima di inizio novembre».

«Ora serve la massima serietà. Si deve con urgenza porre rimedio ai ritardi dell'approvvigionamento. Perché i Paesi europei confinanti come la Francia ci dimostrano che il Covid è ancora contagiosissimo e mortale».

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