I carbonai di Bondone, ancora protagonisti in Tv
di Gianpaolo Capelli

Dal "poiàt" al bagòss e ai salumi di Paolo Market, dai vini del Pisoni alle api di Lina Campostrini... una giornata con la TV fra Bondone e Ponte Caffaro



Dopo un periodo di silenzio, dovuto a motivi burocratici, i carbonai di Bondone ritornano protagonisti in televisione e tra poco il pennacchio di fumo del “poiat” acceso, in località Plos, annuncerà che la legna, dopo alcuni giorni, si trasformerà in carbone.
Lunedì mattina il giornalista e presentatore Walter Nicoletti è giunto a Plos, arrivando da Trento, a intervistare gli ultimi carbonai del borgo medioevale di Bondone, ora tra i più belli di Italia, che portano avanti l'atavico lavoro che i loro avi hanno fatto per secoli.

Walter Nicoletti è un amico della comunità di Bondone.
È venuto spesso a raccontare, con le sue interviste, la storia e le tradizioni di Bondone.
La prima nel 2010, nella stessa località, sui carbonai.
A seguire le sue trasmissione di come si filava la lana a Bondone una volta, partendo da Malga Alpo, con l'intervista a compianto “Pastorello” Graziano Lorenzi, che in diretta aveva tosato una delle sue pecore con perizia eccezionale.

Disceso poi nelle contrade caratteristiche del paese, ha ripreso le donne carbonere di Bondone e quelle contadine di Baitoni nei loro costumi caratteristici, in tutte le fasi della lavorazione e filatura della lana, concludendo con la pulizia del rame da parte di Dolores Salvotelli e Orietta Valerio in contrada “Palae”.
Questo sempre nella trasmissione in “A...Come Alpi”

In un'altra puntata della stessa trasmissione è salito sul Monte Tombea, in una primavera molto fiorita, a raccontare dei fiori “endemici”, alcuni unici al mondo, della località a confine tra il comune di Bondone e la Valvestino, una volta trentina ed ora Bresciana.

Al castello San Giovanni di Bondone, sullo spiazzo dove una volta i servi della “gleba” servivano i conti Lodron, ha commentato la lavorazione del “caffè del Poscol”, la soia che si coltivava nella piana dei “Gregi” di Baitoni, ora Idroland, con la sua tostatura e preparazione del caffè caratteristico di Bondone e Baitoni: el”cafè da Bondù e de Baitù”.

Tante le altre trasmissioni quelle del suo programma “Girovagando in Trentino”, dedicate alla valle del Chiese, al lago di Idro con la ferrata delle “Sasse” e alla riserva naturalistica del “biotopo”di Baitoni, oasi molto visitata dagli ornitologi che specialmente in primavera osservano il passaggio e la nidificazione degli uccelli nel vicino canneto.

Ora Walter è ritornato a Bondone, a distanza di dieci anni, a raccontare nuovamente del “Poiat”, ritrovando quei carbonai che aveva ripreso dieci anni prima: Pietro Salvotelli, Dario Scalmazzi e Mansueto Scalmazzi, che stanno apprendendo l'antica arte “del carbonar” dai due compaesani più anziani.

Walter Nicoletti, accompagnato da Paolo Holneider che è responsabile di produzione e regia della attuale trasmissione “BuonaAgricoltura”, ha intervistato il sottoscritto, in qualità di storico del paese e i tre carbonai, facendo rivivere le fasi della costruzione del “Poiat”.
Holneider, con le sue riprese accurate e particolareggiate ha cercato di immortalare al meglio il lavoro dei carbonai.

Quello di “carbonare” è un lavoro che tutta la popolazione di Bondone -una volta il paese contava 700 abitanti- ha svolto per secoli fino all'arrivo delle industrie e dei lavori edili nella val del Chiese.
Documentazione storica preziosissima anche questa, da tramandare ai giovani, ai quali poco interessa del lavoro dei loro padri.

La giornata di Nicoletti è continuata poi a Ponte Caffaro, fermandosi a raccontare del rinomato Formaggio “bagòss” presso il “Tempio del Bagos”, di Paolo Market.
Nella sua cantina di stagionatura ha ripreso forme di formaggio da uno a sei anni e la stupenda descrizione che Gianpaolo Bazzani “Pasquì”, ha fatto del prodotto che lui vende da una vita nel suo negozio.

Gianpaolo Bazzani, profondo conoscitore del mondo contadino “bagosso”, cantore dei profumi e sapori dei suoi bagòss, da anni sul prodotto unico in Italia, per le sue caratteristiche organolettiche, sa tutto.
Compera i “bagòss” da dieci dei 24 produttori attuali, gli unici che possono firmare il loro prodotto con il caratteristico marchio impresso sulla forma.
A Bagolino ogni allevatore “casera”, fa i formaggi per conto suo seguendo un “disciplinare” che affonda le radici nella storia più antica.

Tante le mostre dei prodotti alimentari speciali, con cui la sua azienda ha partecipato, anche con “bagòss” con otto anni di stagionatura.
Gianpaolo, oltre che vendere il bagòss è innamorato di questo prodotto eccellente.
Come lui racconta, ogni forma è diversa dalle altre.
Il colore giallo del formaggio estivo è dato dai fiori e all'erba che le mucche mangiano sui pascoli di alta montagna, specialmente quelli esposti al sole, e non solo da un pizzico di prezioso zafferano.
A conferma di questo, il fatto che il burro stesso in estate è giallino e in inverno è bianco.
Favolosi anche gli “strachec bagos” gli stracchini fatti con latte di capra.

Per l’occasione il giornalista Walter Nicoletti ha lanciato l'idea di un gemellaggio dei formaggi bagòss di Paolo Market con i meravigliosi vini dell'azienda agricola Pisoni di Pergolese di Madruzzo.
Abbinamento meraviglioso del bagòss di cinque anni con il vino Santo: entrambe degustazioni, come dice Walter, da ”meditazione”.
Stupendo l'abbinamento anche con le bollicine “Trento Doc” e col Reboro, vinificato con uve Rebo. Recentemente i Pisoni, proprio con il reboro, hanno vinto la gran medaglia d’oro al concorso internazionale dei vini di Bruxelles.

Gianpaolo quando parla dei suoi formaggi è un fiume in piena: sa tutto, raccontando delle peculiarità del bagòss anche in cucina.
Rinomati i “casonsei” con ripieno di bagòss.
Il bagòss alla griglia è insuperabile.

Gianpaolo Bazzani porta avanti il negozio avviato dai genitori Pasquale e Ines, nella Ponte Caffaro di una volta, ora con i suoi figli.
Giulio e Gianna curano la cucina, con piatti deliziosi da asporto.
Proprio Giulio propone la sua novità: ”patatine con il bagòss”, ottimi stuzzichini con l' aperitivo.
Riccardo è sempre alla cassa, gentile e disponibile verso i clienti.
Papà Gianpaolo si stacca dal bancone forse il giorno di Natale.
La moglie Andreina, ora in pensione dopo aver lavorato per 35 anni alla Posta, è spesso presente in negozio.
Un valido collaboratore, banconiere molto bravo, è Italo Alicanti, ormai di famiglia visto che ancora giovane aiutava la mamma Ines in negozio.

Fondamentale e motivo di orgoglio per Gianpaolo, offrire ai suoi clienti prodotti nostrani a kilometri zero e primizie in anteprima assoluta.
Orgoglioso degli assaggi dei suoi salumi nostrani, tassativamente fatti con maiali allevati i libertà sui monti delle Pertiche.
Una leccornia la sua favolosa mortadella di oltre un quintale, prodotta in esclusiva per lui.
Per chi non può passare nel suo negozio di Ponte Caffaro, può comperare anche per corrispondenza, visitando il sito: www.paolomarket.com

La giornata di Walter Nicoletti si è conclusa nella nuova azienda di Lina Campostrini a Baitoni.
La giovane, intraprendente Lina nel suo omonimo emporio “Le api di Lina”, che si trova all'inizio di Baitoni, lavora il miele dei suoi tanti alveari sparsi in Val del Chiese, grazie anche all'aiuto del marito Adriano

Oltre alla vendita del suo miele, quello delle sue varie smelature che le principali sono Millefiori, Acacia, Castagno e Miele di flora alpina, Lina vende anche prodotti attinenti al mondo apiario.
Novità della sua produzione il miele in favo e la raccolta del polline locale.
Nicoletti, dopo l'intervista raccolta da Lina Campostrini, ha visitato alcune “casette” delle sue api, poste sotto i castagneti di Casa Rossa di Storo.

La trasmissione, completa di quando ripreso da Walter Nicoletti, andrà in onda domenica ore 9 e ore 12 su Trentino Tv, poi anche in replica lunedì ore 16.
Il programma sarà distribuito in Italia anche sul circuito delle televisioni private.
Visibile sui social e sempre su YouTube.

Gianpaolo Capelli

.in foto:
- il giornalista Walter Nicoletti intervista Gianpaolo Capelli e i carbonai Dario e Mansueto Scalmazzi e Pietro Salvotelli;
- il giornalista Walter Nicoletti ed il responsabile di produzione e regia Paolo Holneider davanti al poiat che fuma;
- Gianpaolo Bazzani in negozio a Ponte Caffaro con i suoi famigliari e il collaboratore Italo Alicanti;
- Lina Campostrino con il marito Adriano controllano le api a Casa Rossa
Tutte le foto sono di Paolo Capelli.


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