Patrimonio bovino in miglioramento
di Aldo Pasquazzo

Animali uniformi e ben strutturati quelli visti alla 22ª rassegna zootecnica di Roncone svoltasi nel fine settimana


Rispetto a due anni fa (nel 2019 due concatenati lutti avevano annullata la mostra) nell'ambito dell'Unione allevatori del Chiese la situazione del patrimonio bovino è migliorata ulteriormente.

A rilevarlo l'esperto nazionale di razza bruna Alcide Patelli che nel fine settimana a Roncone, in occasione della 22° rassegna settembrina in zona lago, era in veste di selezionatore.

“Diversamente da allora – parole del bergamasco - ho riscontrato animali molto uniformi e ben strutturati con delle ottime caratteristiche da latte e buona funzionalità in arti e piedi, elementi che solitamente fanno bene sperare e che nel contempo evidenziano anche la serietà e il buon lavoro degli allevatori e tecnici che seguono il comparto”.

A condividere le considerazioni di Pattuelli sia il presidente che il direttore della stessa federazione provinciale degli allevatori di Via delle Bettine di Trento, vale a dire Mauro Fezzi e Massimo Gentili.

“Una volta – dice Fezzi - le rassegne zootecniche settembrine erano più impostate sul mercato rispetto ad adesso ed inoltre gli stessi allevatori palesavano una certa emarginazione che oggi è stata largamente superata, a cui è subentrato orgoglio e tanta professionalità nel fare azienda”.

Dario Tanietto, esperto delle vacche di razza rendena, è di origini venete, ma vive a Bolzano. Pure lui rileva che “negli ultimi anni la morfologia di questi animali è notevolmente cresciuta”.

Nelle classifiche di merito a prevalere tra le brune la bovina Bandera, che fa riferimento all'allevatore Adriano Fioroni, mentre nelle frisone Bonbon, di Thomas Valenti, e tra le rendene Edipo, dell'allevatore Claudio Salvadori.

A fare sintesi sulla consistenza dell'intero patrimonio della Valle del Chiese è invece il controllore di zona, Maurizio Pellizzari. “Dati alla mano, nell'ambito del Chiese, le bovine delle diverse razze sotto controllo si aggirano su 1.200 capi, di cui 770 da latte e le restanti sono da consideare manzette, di cui solo 130 erano presenti alla mostra”.

A giustificare la forte differenza sicuramente anche gli effetti gravati dal coronavirus, epidemia che ha creato anche in quest'ambito qualche trambusto. “ Non a caso - dice Astrid Corradi - noi come Pro loco di Roncone abbiamo allestito nell'ambito dell'area fieristica alcuni punti dove distribuire mascherine e ripetute igienizzazioni alle mani a cui la gente è sottostata molto cortesemente”.

A rappresentare l'istituzione provinciale, anche non prendendo la parola, l'ex assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, Mattia Gottardi e Vanessa Masè mentre per il comune il sindaco Franco Bazzoli e gli assessori Luigi Bianchi e Susan Molinari nonché i consiglieri Armani, Bazzoli, Ferrari e Valenti.

In foto:
. l'esperto Alcide Patelli
. il sindaco di Sella Giudicarie con allevatori
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