Primo giorno di caccia
di red.

Nessun incidente, numerosi i controlli, tutto sommato poche le contravvenzioni. Sul Monte Stino, sabato, è stata rinvenuta la carcassa di un cervo con due pallottole in corpo


«Una giornata sostanzialmente tranquilla, almeno per quanto attiene ai servizi effettuati dagli agenti della Polizia Provinciale che fanno capo al Nucleo Ittico-Venatorio – ci dice il comandante della Provinciale  Claudio Porretti -. Per presidiare l'apertura generale della caccia su tutto il territorio provinciale, sono state impegnate una dozzina delle nostre pattuglie, affiancate da sei pattuglie formate da Guardie venatorie volontarie della Provincia e da altre sette pattuglie delle Associazioni».

Un centinaio i cacciatori controllati: nei confronti di 15 di loro sono stati elevati verbali con sanzione amministrativa per violazioni varie, fra le quali l'omesssa distanza dalle abitazioni e strade e l'omessa annotazione della giornata venatoria sul cartellino.
Per tre cacciatori invece è scattata la denuncia a piede libero, per abbattimento di specie protette di avifauna e per l’uso di mezzi di richiamo vietati, cui è seguito il sequestro delle attrezzature, delle armi e della selvaggina.

Nel complesso si sarebbe trattato di una giornata di caccia nella norma per il periodo, con un discreto carniere di selvaggina stanziale, mentre ancora non si nota il passo della selvaggina migratoria.

Gli uomini della Polizia Provinciale
sono comunque intervenuti già prima della partenza ufficiale della caccia.
E’ di sabato, infatti, sul Monte Stino in territorio di Capovalle, il ritrovamento da parte degli agenti di un giovane maschio di cervo abbattuto, con due fori di proiettile in corpo. A seguito del ritrovamento sono state avviate indagini per raccogliere ulteriori elementi e all'individuazione dei responsabili dell'atto di bracconaggio.

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