Asst del Garda, arretrati da smaltire
di Federica Ciampone

Delle quasi 50mila prestazioni sanitarie non erogate durante il lockdown, l'Asst del Garda ne ha già riprogrammate più di 13mila, ad un ritmo di 3000 visite a settimana. Si prevede di recuperarle tutte entro la fine dell'anno, con poche eccezioni


Tra le conseguenze del lungo periodo di emergenza sanitaria che abbiamo dovuto affrontare, una delle maggiori è stata la necessità di rinviare a data da destinarsi le migliaia di visite specialistiche già programmate in tutti gli ambiti della medicina.

Visite non di estrema urgenza ma non per questo non necessarie, che ora devono essere opportunamente riprogrammate ed effettuate dalle aziende sanitarie della provincia.

Circa 120mila, al momento, le visite arretrate nel bresciano; in particolare, l'Asst del Garda deve recuperare ben 49.500 prestazioni non erogate a causa dell'emergenza Coronavirus, delle quali 13.100 sono già state fissate, procedendo ad un ritmo di 3000 visite a settimana per recuperare il più rapidamente possibile.

“Si prevede di recuperare tutte le prenotazioni sospese entro fine anno – si legge in una nota dell'Asst gardesana – ad esclusione di alcune che richiedono un tempo di esecuzione prolungato, come gli esami strumentali di cardiologia”.

Sono in fase di attivazione, inoltre, nuovi ambulatori anche di sabato e nelle fasce orarie serali per smaltire gli appuntamenti arretrati; il Centro unico di prenotazione è stato potenziato per poter rispondere alle numerose esigenze degli utenti.

Un piano di recupero ben avviato già c'è, insomma, anche se i tempi possono non essere brevissimi, anche in ragione del fatto che il tempo materiale stesso di ogni visita si è notevolmente dilatato a causa delle nuove disposizioni, che comprendono la misurazione della temperatura e l'ingienizzazione delle mani, le frequenti sanificazioni dei locali e l'obbligo di evitare assembramenti.
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