Solenne processione per la «Madona de Setember»
di A.P.

Anche ieri a Bondone si è rinnovata la Festa del Voto, con la tradizionale processione della statua della Vergine dalla chiesa parrocchiale al capitello di Plòs


Un tempo, in concomitanza della Festa del Voto (8 e 9 settembre), erano in tanti a Bondone a contendersi l'onore di portare a spalle la statua della Vergine. Erano per lo più i coscritti che si sfidavano a chi offriva di più (l'incant una specie di asta) con l’obolo che finiva poi nella elemosineria.

Ebbene, anche ieri, mercoledì 9 settembre, in occasione di questa ricorrenza, la gente non si è fatta disattendere, tanto che ancora prima della funzione molti si erano accodati dentro e fuori la chiesa, considerato che alle 14,30 si muoveva la processione.
Il giorno prima, messe e rosari si erano succeduti con orari diversi.

L'itinerario è stato il solito: dalla chiesa sino al capitello di Plòs e viceversa , con preghiere e canti dell'Ave Maria.

“Stavolta - dice il reverendo arciprete don Andrea Fava - nel rispetto delle disposizioni sanitarie, nel corso della processione la gente ha dovuto sottostare ad un incamminamento insolito, sia nel mantenere le distanze, sia evitando ammassamenti, sempre indossando la mascherina”.

Ad affiancare lo stesso arciprete anche altri due sacerdoti: don Michele Canestrini, di Cimego, e don Renato Scoz, di San Michele.

“Nemmeno il Covid ha fermato la tradizionale Festa del Voto, la cui ricorrenza viene portata avanti già dal 1830, a seguito dello scampato pericolo dovuto al colera”, avverte lo storico di paese Gianpaolo Capelli.
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