Incuria e problemi sulla Gavardina
di Redazione

Due abituali frequentatori della strada ciclopedonale che collega Gavardo a Virle hanno scritto al presidente della Provincia di Brescia, Alghisi, elencando una serie di criticità presenti lungo il percorso

Questa la lettera inviata al presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, e al consigliere delegato per la manutenzione delle strade, per segnalare le problematiche lungo la Gavardina.


Buongiorno.

Siamo abituali frequentatori della strada ciclo/pedonale denominata “La Gavardina” che da Gavardo conduce a Virle e sollecitati da alcuni amici abbiamo deciso di scrivere queste poche righe per segnalare il nostro disappunto, certi di interpretare la volontà di coloro i quali percorrono tale strada e ogni giorno si vedono costretti a zigzagare per evitare i tanti disagi che si incontrano. In questi ultimi tempi abbiamo letto sulla stampa e appreso dalla televisione il grande impegno che la provincia ed i comuni interessati hanno profuso per aprire nuovi tratti di strade ciclo/pedonali. Se da un lato questo vi fa onore, ci chiediamo come sia possibile pensare a nuovi tratti di strade senza porre una benché minima attenzione e cura a quelle già esistenti.

“La Gavardina” è una strada storica e forse la più vecchia della provincia e ci chiediamo come sia possibile che il vostro impegno non sia più attento e puntuale nella gestione e cura per la soluzione dei problemi esistenti da anni sulla strada in oggetto.

Ci preme segnalare la pericolosità che incontriamo percorrendo il tratto che va dal comune di Prevalle a quello di Nuvolera dove sono presenti radici affioranti che creano difficoltà a quanti transitano e procurano danni alle biciclette con la rottura di parti meccaniche e cadute con escoriazioni e altro. Come spesso accade il problema è stato parzialmente risolto collocando nel solo comune di Prevalle, cartelli che segnalano le “radici affioranti” o in alternativa le ridicole riparazioni che paiono più una presa in giro piuttosto che una giusta soluzione.

Altro problema è quello legato alla vegetazione. Troppo tempo trascorre tra un taglio e l’altro delle siepi, dell’erba e dei rami delle piante troppo vicine ai bordi della strada che invadono la corsia dove i cicloamatori sono spesso costretti a chinarsi per evitare graffi o contusioni, rischiando spesso di uscire dalla carreggiata. E’ vero che in questi ultimi giorni due operai della Provincia hanno provveduto al taglio dell’erba e dei rami pericolosi, questo non basta se poi tra un taglio e l’altro passano troppi mesi senza che si ponga rimedio. Basterebbe a nostro modesto parere che chi è incaricato alla gestione delle strade ciclo/pedonali percorresse almeno una volta all’anno queste strade per rendersi conto dei problemi e predisporre per conseguenza un piano dettagliato per gli interventi necessari.

Molti altri piccoli problemi potrebbero essere segnalati. Ci limitiamo a segnalare tra questi ultimi, una situazione che ci crea imbarazzo ogni volta che passiamo. Nel piccolo parco con panchine, creato vicino al cavalcavia che conduce a Nuvolera, era stato installato un significativo cartellone con la mappa dei “sentieri degli antenati”, questo cartellone è stato abbattuto durante un forte temporale nell’agosto 2019 e nessuno si è più preoccupato del suo recupero così tutt’ora giace a terra coperto da sporco e dalle erbacce.

Speriamo di essere riusciti ad evidenziare due tra i più urgenti interventi che riguardano “La Gavardina” e siamo certi che la vostra sensibilità e responsabilità politica saprà trovare le giuste soluzione. Fiduciosi restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro e magari della attivazione dei necessari interventi risolutivi.
Ringraziando auguriamo buon lavoro

Gabriele Abastanotti – Pierino Zucchini        
Gavardo
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