Il Covid non ferma la Festa del Voto
di Gianpaolo Capelli

Rispettando tutte le disposizioni sul distanziamento, si terrà anche quest’anno la storic aprocessione con la statua della Vergine tanto cara agli abitanti di Bondone e Baitoni


“Noi ti preghiamo, adesso come allora, quando afflitti da peste e da colera, Tu rispettasti il voto con gli Avi, noi ti pregammo e quel male allontanasti.”

È questa l'invocazione contenuta nella nuova canzone “Cara Madonna di Bondone”, composta da Gianpaolo Capelli e Fausto Fulgoni.
Invocazione attualissima alla Vergine Maria, in questi tempi di Covid-19.

Gli abitanti di Bondone e Baitoni, non volevano non potevano rinunciare alla storica processione, sancita con il voto del 1855.
“Dedicare e consacrare un giorno che non sia vincolato a festa di precetto, per una pubblica venerazione a Maria Vergine, quale inno di ringraziamento ed a perenne invocazione di nuove grazie.”

Va ricordato che fino a circa la fine del 1940, i due paesi avevano una chiesa unica, quella attuale dedicata alla Natività Beata Vergine Maria.
Gli avvenimenti religiosi della loro vita: battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni, funerali si svolgevano tutti nella chiesa di Bondone
Baitoni non ha una storia millenaria come Bondone.

Andando a ricercare nell’etimologia del nome Baitoni, si desume che derivi dal nome “baita”.
Gli abitanti di Bondone scendevano nella piana dei “gregi”, l'attuale Idroland, a dissodare la zona paludosa che era allora, per ricavarne le fertili campagne di ora.
Lì venivano costruiti dei ricoveri rudimentali per gli attrezzi. Le prime case furono costruite agli inizi del 1800.

I due paesi quando colpiti dal colera, che imperversò in Trentino intorno al 1830, furono compatti a richiedere al Vescovo Principe di Trento, una festa di preghiere da dedicare alla Beata Vergine, in ringraziamento dello scampato pericolo del colera dei paesi. Festa perpetua anche per i posteri.

Presso la chiesetta di “Plos”, dove al suo interno ci sta in piccolo altra statua della Beata Vergine, durante la peste del Manzoni del 1600, lì furono seppelliti i morti del paese, che non trovavano più posto nel cimitero.

Ottemperando a tale promessa, ecco che anche quest'anno, in tempo di Covid, gli abitanti dei due paesi non potevano disattendere a tale promessa, ottenendo il permesso di poter fare la storica processione, fino alla chiesetta di Plos, con il ritorno per la strada in mezzo al paese.

“E al ritorno nel paese passando tra case vuote tristi e silenziose, fai ricordare i nostri carbonai, che sono in cielo vicino a Te e a Gesù”
recita ancora la canzone.

Il parroco don Andrea Fava, con i suoi collaboratori, raccomanda a tutti di attenersi scrupolosamente a quanto verrà spiegato ai partecipanti alla Processione.

Ricorda che la processione è permessa solo nel rispetto delle attuali disposizioni sugli assembramenti, e vanno assolutamente rispettati, per la salute propria e degli altri.

Ecco cosa ha rilasciato, don Andrea, nella sua breve dichiarazione: “Quest'anno festeggiare il Voto assume un significato particolare, la devozione alla Madonna espressa anche nelle norme da rispettare, la fatica di esprimere la nostra religione in questi mesi di privazioni delle funzioni religiose, rinfrancati in questa nostra sagra dalla presenza di Maria che passa per le nostre strade di Bondone,  per dare conforto a chi la invoca.
È stata taumaturga con il colera... abbiamo fiducia in Lei anche ora”.


La Vergine Maria, come da tradizione è tolta dalla nicchia sopra l'altare ed esposta alla pubblica venerazione... “con fiori e lumi SEI adornata e luminosa SEI come una stella”.

Questo brevemente il programma per le feste della “Madonna de setember”.
Il giorno 8 settembre, festa della Natività della Vergine Maria, santa messa nella parrocchiale a Lei dedicata a ore 10.30.
Il 9 settembre, festa del Voto, santa messa ad ore 10.30 e alle 14.30 processione sullo storico tragitto, sempre lo stesso dalla metà del 1800.

I portatori, che una volta si sentivano onorati di portare la Vergine, mettendola “all'encant”, a chi offriva di più, pochi, anche ora sempre pronti,  usciranno dalla chiesa con Maria in spalla.
Tra di loro ne mancano due, scomparsi nel 2018: Lino Zaninelli e Ruggero Scalmazzi, don Andrea non mancherà di ricordarli.

Quest'anno nel ricordo che ogni anno don Andrea fa per le famiglie, per i contadini di Baitoni e carbonai di Bondone, nelle preghiere per i parroci morti che hanno retto i due paesi, ci sarà anche quello per don Salvatore Tonini di Storo, presente l'anno scorso alla processione e deceduto a Bolzano, causa Covid.

L’“Ave Maris Stella”, che il coro canta ogni anno, riproposto anche nel ritornello cantato da Nicol Bertanzetti, nella canzone dedicata alla “Cara Madonna di Bondone”,  sia apportatrice di nuove grazie per tutti.

“Ave Maris Stella, cantiamo per te, Cara Madonna di Bondone, sei la più bella per tutti noi e da lassù proteggi i figli tuoi”.   


In foto:
1. I portatori alla processione Voto 2019, con le autorità civili e religiose, sulla sinistra con don Michele, il compianto don Salvatore Tonini (foto di Paolo Capelli)
2. Altare chiesa Bondone, con nicchia della Madonna. davanti Caterina Cozzatti che ogni anno cura gli addobbi floreali della chiesa (foto di Attilio Zontini)
3. Maria esposta alla pubblica venerazione (foto di Gianpaolo Capelli)
4. Copertina nuovo cd "Cara Madonna di Bondone" con Fausto Fulgoni e Nicol Bertanzetti in chiesa (foto di David Capelli)
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