«Il grido dei penultimi»
di Redazione

Questo martedì 8 settembre, alle ore 20.30, presso la Sala dei Provveditori del Municipio di Salò, per iniziativa del gruppo “Matti da Sposarsi”, la presentazione dell’ultimo libro di Mario Adinolfi


Per iniziativa del gruppo "Matti da Sposarsi", questo martedì 8 settembre, alle ore 20.30, presso la Sala dei Provveditori del Municipio di Salò, si terrà la presentazione del libro "Il grido dei penultimi", di Mario Adinolfi.

La presentazione sarà direttamente tenuta dall'autore del libro: Mario Adinolfi è giornalista, scrittore e presidente del "Popolo della Famiglia".
Il libro completa la trilogia aperta nel 2014 con "Voglio la mamma" e proseguita nel 2017 con "O capiamo o moriamo".

Ma chi sono questi "penultimi"?

Lo si intuisce per contrasto già leggendo quanto scrive riguardo ai cosiddetti ultimi l'autore: "Certo, c'è la tragedia dell'immigrato che deve attraversare il mare rischiando d'affogare, del rom che vive in situazioni disperate, della donna che subisce violenza domestica, del gay picchiato per strada, del bracciante sfruttato a due euro l'ora, del nero ucciso dal poliziotto bianco negli Stati Uniti. Ci sono tragedie, come dire, codificate e politicamente legittimate che portano a stendere reti protettive. Se sei nelle suddette categorie, troverai ascolto, porte spesso aperte, ministri che fanno leggi apposta per te, magari lacrimando, discorsi intensi al festival di Sanremo e telefoni rosa o arcobaleno per proteggerti".

Chi sono, quindi, questi "penultimi"?
Sono persone le cui storie drammatiche non interessano a quello che Gaber chiamava "Il potere dei più buoni", sono i protagonisti di "quattro suicidi in appena dieci giorni registrati nella provincia di Teramo: una donna di 33 anni, in padre di famiglia di 55, un signore di 63. Per ultimo un ragazzo di 27 anni che si è impiccato poche ore dopo aver ricevuto la comunicazione che il suo contratto a termine da cameriere in un hotel non gli sarebbe stato rinnovato per la crisi del Covid".

Sono quelli la cui sofferenza non fa ascolti, non entra nei salotti tv e nell’agenda dei governanti. Il loro è un grido solitario, inascoltato, strozzato.

La capienza massima della sala è di 50 posti: ingresso libero previa prenotazione alla mail mattidasposarsi@gmail.com.

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