Depuratore nel Chiese: il NO delle mamme del Garda
di red.

Anche le mamme del Garda si schierano coi sindaci valsabbini, che cercano di impedire che il Chiese venga uilizzato come organo ricettore dei reflui gardesani: «Non risolve le problematiche del lago»



«Papa Francesco, nell’ultima catechesi dell’udienza generale dedicata alla pandemia, ha ribadito la necessità di ripensarsi come “amministratori dei beni, non padroni”».
Così le "Mamme del Grada" in una nota diffusa ieri.

E continuano:
«Le mamme del lago non approvano un’opera calata dall’alto e non condivisa con i territori dell’asta del Chiese, un’opera che non risolve le problematiche del lago di Garda che si risolverebbero solo attraverso l’adeguamento della rete fognaria di tutti i comuni del lago e lo Stop alla cementificazione speculativa.

Non verranno poi risolti i problemi degli scarichi a lago ma sicuramente oltre a sottrarre risorse derivante dalla tassa di soggiorno che serviranno per pagare le compensazioni, si verificherà un’aumento stimato fino al  al 50% sulle bollette di tutti gli utenti bresciani.

Dunque questo progetto porterà solo danni ai territori del lago che si vedranno togliere risorse, ma non risolti i problemi dell’inquinamento e sull’asta del Chiese procurerà un ulteriore aggravamento della salute delle acque e dunque dei cittadini che lo abitano.

Chi ci trarrà vantaggio da un’opera che non serve a nessuno?

200902MammeGarda.jpg