Zambelli, l’ostinato ci riprova
Sono trascorse oltre quattro settimane da quel maledetto 8 giugno, quando sul campo dell’AlbinoLeffe il Brescia vide svanire l’obiettivo della serie A. Eppure nello sguardo e nelle parole di Marco Zambelli si notano ancora le tracce di quella batosta.

Sono trascorse oltre quattro settimane da quel maledetto 8 giugno, quando sul campo dell’AlbinoLeffe il Brescia vide svanire l’obiettivo della serie A. Eppure nello sguardo e nelle parole di Marco Zambelli si notano ancora le tracce di quella batosta.
Le vacanze non hanno cicatrizzato la ferita: hanno soltanto alleviato il dolore per una delusione difficile da metabolizzare. «Non vedo l’ora di riaffrontare l’AlbinoLeffe», sono le prime parole stagionali dell’esterno di Gavardo, puntualissimo ieri mattina alla clinica Sant’Anna per le visite mediche pre-ritiro. Su Zambelli sono in pressing da tempo Inter, Lazio e Roma, ma soprattutto il West Ham del neo ds Gianluca Nani. «Non voglio saperne nulla - è il commento del "motorino" biancoblù -. Penso soltanto a tornare al più presto in serie A con la maglia del Brescia».
Marco Zambelli, una nuova stagione è alle porte: molte partenze, pochi arrivi. Che Brescia è?
«Vedo una squadra che in alcune zone del campo credo debba ancora essere costruita. Però mi fa piacere sapere che giocatori importanti come Caracciolo e Possanzini abbiano deciso di rimanere per dare un mano a tornare in serie A».
Anche Zambelli crede al ritorno nella massima serie, tanto da ignorare le numerose sirene di mercato...
«Ci credo eccome. Quest’anno spero che la mia testardaggine nel voler restare in biancoblù venga premiata: voglio giocare in serie A con questa maglia».
Eppure bisogna fare i conti con la necessità di via Bazoli di fare cassa e con offerte considerevoli avanzate da molte squadre...
«Mi dispiace, ma per conto mio le casse del Brescia resteranno senza nemmeno un euro. È chiaro, quando mi vengono proposti certi contratti per un attimo vacillo e penso al mio futuro professionale e agli orizzonti che potrebbero aprirsi di fronte a me. Ma se poi analizzo il sogno che ho dentro sin da quando ero piccolo, e cioè giocare contro Milan, Inter e Juve con i colori della squadra della città in cui sono nato, allora la tentazione di andare via svanisce».
Si riparte da Serse Cosmi. Scelta giusta o sbagliata?
«Sono molto contento che il mister sia stato confermato. Al di là della mancata promozione, credo che Cosmi la scorsa stagione abbia fatto molte cose positive. Certo, noi e lui dovremo migliorare qualcosa: ricominciamo insieme anche per questa ragione. E sarà un binomio vincente».
Da bresciano, Zambelli cosa dice alla piazza, che in questo momento non sembra troppo felice?
«Dico alla gente che il fatto di non essere stati promossi in serie A non deve togliere entusiasmo, anzi. Deve essere uno stimolo affinché i bresciani ci stiano ancor più vicino. Può sembrare una contraddizione, ma non è così: abbiamo bisogno anche dei tifosi per raggiungere gradi risultati».
Parma, Empoli, Livorno e Bari. Sono queste le squadre che si contenderanno il passaggio nella massima serie?
«Credo proprio di sì. Ovviamente va inserito anche il Brescia nel novero delle formazioni che ambiscono alla promozione. Non bisogna inoltre dimenticare l’AlbinoLeffe: ogni anno parte dalle retrovie e alla fine te lo ritrovi a lottare per traguardi prestigiosi».
Alla conclusione della sessione estiva di calciomercato mancano quasi due mesi: non c’è il rischio che Marco Zambelli venga ceduto in extremis?
«Lo ripeto, resterò qui. Senza ombra di dubbio. Non ascolto le voci di mercato e non cambio idea da un giorno all’altro. Sono convinto della decisione che ho preso: resto al Brescia».
Andrea Tramacere dal Giornale di Brescia
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