In ricordo della peste
di Aldo Pasquazzo

La ricorrenza della quarta domenica d'agosto a Castel Condino quest’anno non alla chiesetta dei Morti ma in parrocchiale alla presenza dell’arcivescovo di Trento


Le condizioni meteo non erano delle migliori e così domenica pomeriggio, alla tradizionale ricorrenza religiosa di fine agosto, anziché celebrare il tutto alla chiesetta dei Morti, messa e successiva benedizione, stavolta impartita dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi, è avvenuta in parrocchiale.

Ad affiancare il presule il reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli, che in mattinata lo aveva accolto a Creto per la festa di San Felicissimo, dove anche in quell'occasione c'è stata tanta e tanta partecipazione.

A fare gli onori di casa a Castello, il sindaco Stefano Bagozzi che nell'occasione è tornato a fare riferimento “alla tradizione che dal 1836, a ricordo della terribile peste del 1630, quella chiesetta è e resta luogo di devozione a ricorrenza che la nostra comunità tramanda in segno di perenne gratitudine”.

Il vescovo Lauro dal canto suo ha ringraziato la comunità per la numerosa presenza, in particolare le associazioni (banda, vigili del fuoco, associazione dei fanti e organista Giorgio Bagozzi), ed inoltre ha apprezzato l'attenzione dimostrata dai presenti durante la messa. Il presule, comunque, ha promesso di tornare l'anno prossimo alla chiesetta dei Morti, in occasione della quarta di agosto.

L'arciprete don Vincenzo ha ringraziato la comunità e il suo sagrestano-elemosiniere Rino Beniamino Bagozzi perché a Castello messe e funzioni sono un incentivo e una carica che consente di affrontare le varie situazioni, anche in considerazione all'entusiasmo che la corale ha nel suo referente Fiorino Bagozzi ,che tra l'altro è anche ministro straordinario dell’eucaristia.
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