Jet Set Roger, «Un rifugio per la notte»
di Davide Vedovelli

E' uscito pochi mesi fa per Snowdonia Dischi il nuovo lavoro discografico del cantautore Jet Set Roger, bresciano d'adozione, dal titolo “Un rifugio per la notte”. La recensione del “nostro” Spaccadischi


JET SET ROGER Un rifugio per la notte
Snowdonia Dischi – 2020

A quattro anni da “Lovecraft nel Polesine”,
un vero e proprio concept album, corredato dalle tavole del fumettista serbo Aleksandar Zograf, questo disco continua a percorrere la strada intrapresa nel 2016 da Roger Rossini. Lovecraft aveva segnato un cambio di passo preferendo atmosfere grottesche a quelle più pop dei dischi precedenti ed ha sancito l'inizio della collaborazione tra Roger ed uno tra i più interessanti fumettisti contemporanei, Zograf appunto.

Se dovessi descrivere con un aggettivo questo nuovo lavoro lo definirei sicuramente coraggioso. Si badi bene, ho detto coraggioso e non pretenzioso, perché il risultato è davvero ottimo e le aspettative vengono soddisfatte.

Non era una sfida facile e il rischio di auto-boicottaggio era davvero dietro l'angolo, ma per fortuna quest'angolo non è stato mai svoltato. A guidare la musica il pianoforte suonato magistralmente dallo stesso Roger, come un filo rosso a guidarci in questa storia dallo sfondo cupo e tenebroso. Jet Set Roger è un dandy con un gusto ed un'eleganza d'altri tempi che sa fare dischi come ormai non se ne fanno più.

Se ad un primo ascolto “Un rifugio nella notte” non cattura subito non demordete, perché è solo riascoltandolo ed assimilandolo poco per volta che vi appassionerete alle storie, ai personaggi e alle vicende narrate e vi ritroverete la mattina, in macchina, a canticchiare la vostra traccia preferita.

Le vicende del poeta François Villon, cui lo scrittore Robert Louis Stevenson aveva dedicato il racconto “A Lodging for the Night”, si snodano e tra le pagine e le canzoni in un disco da leggere ed un fumetto da ascoltare. E fa davvero l'effetto di un'antologia questo disco, dove non è buona c osa invertire l'ordine dei pezzi per non alterare una costruzione attenta e meticolosa.

Ad impreziosire questo lavoro la collaborazione con musicisti del calibro di Angela Kinczly in “Ballata delle dame”, dalla tromba di Francesco Venturini, Tommaso Parmigiani alla chitarra, il Stefano Malchiodi alla batteria e il tocco inconfondibile del produttore Marco Franzoni.


TRACKLIST

1. La taverna
2. Dom Nicolas
3. Morte di Thevenin (l'unico giorno di gloria)
4. La ronda
5. Lasciami entrare
6. Ballata delle dame di un tempo
7. Ballata degli impiccati
8. I lupi di St. Denis
9. Il signore di Brisetout
10. Carnevale
11. Il mattino (sono vivo ancora)

Buon ascolto!
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