«Egregio signor sindaco... »
di Gianpietro Mabellini

Non si placano le polemiche ad Anfo, certo alimentate dalle elezioni non troppo lontane. Dopo la lettera del consigliere dimissionario Oscar Zanardi e quella di risposta del sindaco, pubblichiamo anche quella sottoscritta per il gruppo di minoranza da Gianpietro Mabellini



Egregio signor Sindaco
Comune di Anfo

    Non voglio entrare nelle vostre “beghe” interne ma alcune precisazioni in merito alla sua lettera di risposta all’ ex vicesindaco Zanardi mi sembrano doverose.

• Ricordo che sul volantino della propaganda elettorale della vostra lista la cosa più importante era andare d’accordo, la concordia, il riappacificare il paese, il porre fine alle continue “guerre”.
Devo farle presente che questo è un obiettivo fallito. Non siete riusciti ad andare d’accordo con la minoranza, pazienza la colpa sarà nostra, ma siete riusciti a litigare anche al vostro interno con ritiro di deleghe e dimissioni.
La troppa bontà è riuscita a dividere la stessa maggioranza tanto che, in paese si dice che dal vostro ex gruppo verranno presentate due liste con due candidati sindaco.

• Dalla sua lettera parrebbe di capire che tutto va per il meglio, ma allora come giustifica quanto scrive un suo autorevole collaboratore: “Anfo e’ morto”. Le ricordo che siete voi al comando da quatto anni.

• Inoltre come puo’ esserci la Rinascita di Anfo quando lei stesso dichiara: “Considerato che nel comune di Anfo non sono presenti esercizi di vicinato che non dispongono di tutti i prodotti alimentari o di prima necessita’”.
Dichiarazione molto grave. Lei pensa che una simile dichiarazione ufficiale puo’ incrementare il turismo ad Anfo?. Penso proprio di no!.
Un turista cerca anche le comodità, ma se lo stesso sindaco dichiara che il suo paese e’ in queste condizioni ben difficilmente trascorrerà le sue vacanze da noi.

Ma ecco i fatti piu’ gravi da lei dimenticati, anche se sono convinto che scatenero’ le ire dei soliti

- Si e’ dimenticato, spero non volontariamente, di inserire, nel lungo elenco di cose fatte, quella più importante per un comune come il nostro, cioè la restituzione del contributo regionale a fondo perduto, con progetti già approvati e solo da appaltare, per ben euro 1.500.000, servivano anche per la costruzione del SUPERMERCATO si sarebbe evitata una brutta figura a livello turistico.
I generi di prima necessità ci sarebbero stati. VERO?-
Penso che a nessun comune sia anche Brescia o Milano venga in mente di  restituire un contributo di tale importanza.
 
- Si e’ dimenticato, spero non volontariamente, di inserire, nel lungo elenco di cose fatte, quella più onerosa per un comune come il nostro, la restituzione del contributo non è stata indolore perchè ci siamo trovati a dover restituire anche i soldi già spesi che ammontano a euro 200.000.
Cioe’ il comune di Anfo deve restituire anche i soldi già spesi per acquisto terreni e spese tecniche, garantendo questo debito con una fidejussione bancaria, in fin dei conti, noi tutti, siamo debitori verso la Regione di circa 500 euro a persona, giovani e anziani.
Non commento lascio a Voi!

- Si e’ dimenticato di dirvi, che vista la situazione in cui si veniva a trovare, inviava una lettera alla Regione dove “DICHIARAVA I PROGETTI STRATEGICI PER IL COMUNE DI ANFO”, probabilmente si è pentito ma troppo in ritardo.
La regione non accettava questa dichiarazione, i tempi concessi erano trascorsi,  e la “frittata” era servita.
Non era meglio “fare” i lavori ed evitare queste figuracce?

- Sulla variante al piano si è dimenticato di ricordare che i ricorsi, tra le altre cose, vertono anche sulla votazione a cui almeno un consigliere, forse anche più di uno, non poteva partecipare e senza quel voto non poteva essere approvata la variante.
La questione non è secondaria.

Potrei ribattere altri punti della sua lettera, ma sarebbe sterile polemica mi sono limitato  a segnalare alcune, non secondarie, dimenticanze.
Se questa è un Amministrazione da sostenere e da riconfermare sarà compito dei cittadini di Anfo decidere, noi speriamo di NO e rimaniamo alla finestra con la speranza che, per il bene di Anfo, almeno nella maggioranza regni la pace e la serenità.
Noi, nonostante tutto, ci teniamo alla salute del sindaco e di tutti i cittadini e non brindiamo se uno viene ricoverato in ospedale (ogni riferimento è puramente casuale).

Anfo, 5 agosto 2020.
Per il Gruppo di Minoranza Consiglio Comunale
Gianpietro Mabellini

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