Fiume Chiese e Lago d'Idro, per un uso sostenibile dell'acqua
di Redazione

E' stata approvata qualche giorno fa, a firma del consigliere trentino del Movimento 5 Stelle Alex Marini, la proposta per un progetto di ricerca applicata per assicurare un uso sostenibile delle risorse idriche dei territori trentini e bresciani



Il Consiglio della provincia autonoma di Trento ha approvato un ordine del giorno a firma del consigliere trentino per il Movimento 5 Stelle Alex Marini per il monitoraggio del fiume Chiese e del lago d’Idro ai fini dell’elaborazione di un modello di sfruttamento idroelettrico e di usi plurimi sostenibile e replicabile in altri bacini fluviali del Trentino e del Paese.

Il Consiglio provinciale – come si legge sul sito istituzionale - impegna la Giunta provinciale di Trento a:

- Valutare e promuovere, tenuto conto dei dati e degli indirizzi di programmazione già adottati dall’amministrazione provinciale, le iniziative di competenza per avviare una fase sperimentale di rilevazione, elaborazione e pubblicazione dei dati riguardo il monitoraggio dei parametri anche di funzionalità ecologica del fiume Chiese e del lago d’Idro, con l’obiettivo di validare un modello replicabile anche sugli altri corsi d’acqua e bacini idrografici del Trentino;

- Valutare e promuovere, attraverso le strutture competenti della Provincia autonoma di Trento e la Regione Lombardia, uno schema di accordo di collaborazione tra Università degli studi di Trento e Università degli studi di Brescia per la validazione di un modello sperimentale orientato a migliorare la sostenibilità dello sfruttamento idroelettrico in presenza di utilizzi plurimi delle acque del fiume Chiese e del lago d’Idro.

La proposta è stata sviluppata raccogliendo le osservazioni e i suggerimenti di esperti e associazioni che operano nell’ambito della salvaguardia del paesaggio e si basa sul presupposto fondamentale che per affrontare il fenomeno delle carenze idriche, gli episodi di inquinamento e le piene pericolose sia necessario avere strumenti sempre più sofisticati che facciano uso delle nuove tecnologie di rilevamento e che al contempo consentono il rilevamento e l’uso dei dati anche in tempo reale, combinando in una logica transdisciplinare la conoscenza sviluppata nei campi dell’ingegneria idraulica, dell’economia e dell’ecologia fluviale.

Oltre a garantire gli interessi tra categorie, il sistema di gestione integrato è in grado di mediare gli interessi tra diversi territori, in primis i territori trentini e bresciani, e quindi è interessante partire coinvolgendo due regioni confinanti.

La vision contenuta nella proposta, che è stata approvata con il parere favorevole delle Giunta provinciale espresso dall’assessore all’energia e all’ambiente Mario Tonina, è quella di portare avanti un sistema innovativo che potrebbe dare lustro alle istituzioni trentine e portare un grande contributo alla sostenibilità ambientale ed economica.
0114LagoDallAlto.jpg