Problemi con il call center trentino
di Aldo Pasquazzo

Da giorni tenta invano di fissare un appuntamento per una visita negli ospedali del Trentino: «Per farsi curare in tempo bisogna andare nel bresciano»


“Da giorni sto inutilmente cercando di contattare l'Azienda sanitaria per potermi sottoporre a risonanza magnetica, ma dall'altro capo del filo solo dei noiosi messaggi registrati che si esauriscono a metà chiacchierata”.

A sostenerlo è Luigi Agnoli, un cittadino di Tione e peraltro molto conosciuto che, provato e amareggiato, non gli è rimasto altro che inoltrare la propria amarezza e insoddisfazione mediante uno scritto infilato con rabbia dentro la bussola delle lamentele della casa della salute.

“Sono esasperato - chiosa - perché tra priorità acquisite e ripetute interruzioni non si ottengono né contatti, né risposte. Dall'altro capo del filo, quando va bene, ci si sente dire di tutto fuorchè una parola di riscontro su quanto si va chiedendo. Anzi, prevale l'intenzione di andare a pagamento pur di mettere un rattoppo ai propri acciacchi. Avanti di questo passo è più utile contattare le realtà sanitarie bresciane, Gavardo compreso”.

Agnoli non se la prende con medici o personale infermieristico di Tione, né di Trento, ma piuttosto chiama in causa i vertici della sanità provinciale, assessore e presidente Fugatti compreso.

“Finora - aggiunge - avevo grande stima per servizio sanitario e soprattutto per il nostro ma ora qualche dubbio c'è e permane . Abbiamo delle eccellenze e comunque tempi accettabili per tante cose. Capisco e comprendo la difficoltà di molte persone nel trovare la via giusta per curarsi, per tenersi bene e pesare meno sulla collettività, ma se non abbiamo interlocutori come si fa? Comprendo pure gli alti costi, che si rendono necessari per avere le eccellenze e prevenire; devo dire grazie a tutti gli screening e vaccini che la nostra sanità ci propone, ma perché levare il ticket di 1 euro sui farmaci? Quei soldi non potevano essere usati per potenziare il call center?”.

Agnoli, che assieme ad altri soci gestisce l'omonima l'agenzia funeraria, aggiunge e conclude: “Ho incontrato dalle parti dell'ospedale un signore anziano che si lamentava che erano due giorni che tentava di contattare il call center per disdire una visita e non riusciva a parlare con l’addetto e quindi dovrà pagare la multa! Sono d’accordo sulla sanzione per non essersi ricordati della data, ma dateci il modo di poterlo fare”.

In foto l'ospedale di Tione
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