Se n'è andato Luigi Azzali
di Aldo Pasquazzo

Conosciuto da tutti in valle del Chiese come “il mantovà”, un tempo impiegato alla Cartiera di Condino e poi presso l'azienda agricola “Fontana Bianca”, si è spento a Padova all'età di 78 anni



Luigi Azzali era originario di Soave, comune di Porto Mantovano, ma in valle del Chiese era approdato a metà anni '60.
Se n'è andato ieri l'altro all'interno dell'ospedale di Padova.

Aveva 78 anni, di cui 50 vissuti nel fondovalle del Chiese.“Da alcuni mesi mio suocero non stava bene e il coronavirus ha peggiorato le sue condizioni di salute” dice di lui Paolo Sansoni,  marito di Alessandra, una delle tre figlie.

Le onoranze funebri si terranno domani pomeriggio – giovedì - alle 16 presso il cimitero di Storo. Luigi lascia tre figlie, Mariuccia, Lorenza e Alessandra, e un figlio, Pietro.

Da queste parti il popolare Azzali (conosciuto come “il mantovà”) si era trasferito per lavoro. Era l'epoca in cui le realtà produttive condinesi si andavano espandendo, prima con le officine GRA (120 dipendenti) e poi con la Cartiera, che già allora dava lavoro a 130 padri di famiglia.

Favorendo a Condino il salto qualitativo occupazionale, l'allora sindaco Pietro Butterini e il segretario comunale Bruno Vivari (assieme a Bruno Kessler e Remo Albertini, all'epoca presidente e assessore provinciali) avevano impresso alla valle una vera svolta.

Gli insediamenti di Gra e Cartiere avevano da subito cambiato la vita a molti valligiani da Lodrone a Roncone.

Luigi amava la politica, ma mai l'aveva praticata, tant'è che in mezzo secolo non si candidò mai né a Condino né a Storo.

Inizialmente aveva preso casa a Condino; dopo aver sposato Tranquilla si era poi trasferito con lei in via Sant'Andrea a Storo. Luigi, in collaborazione con Renzo Pizzini, aveva nel frattempo messo in piedi l'Azienda agricola “Fontana Bianca”, mentre il figlio Pietro alleva tuttora pollame all'imbocco della provinciale 69 per Bondone.

200715-LuigiAzzali.jpg