Cure domiciliari, in arrivo gli infermieri di famiglia
di Federica Ciampone

Dopo l'emergenza coronavirus la Regione Lombardia mette in campo fondi per potenziare la sanità territoriale. All'Asst del Garda, incluso l'ospedale di Gavardo, saranno assegnati 61 infermieri di famiglia


Arriveranno entro l'autunno ed entreranno nelle case dei pazienti, anche di quelli non Covid, per prendere in carico la loro assistenza post-ricovero.

Parliamo degli infermieri di famiglia, figure già molto presenti all'estero ma ancora poco conosciute in Italia, introdotte in Lombardia dalla delibera dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

Assunti dagli ospedali della provincia, gli infermieri di famiglia si inseriranno nel piano di rafforzamento della sanità territoriale, occupandosi di fornire ai propri assistiti cure domiciliari comprendenti trattamenti clinici, infermieristici e riabilitativi.

Per quanto riguarda Brescia le assunzioni previste sono 201; i relativi insediamenti dipenderanno dai bandi di gara dei singoli presidi ospedalieri, tra i quali figura anche l'Asst del Garda (con gli ospedali di Gavardo, Lonato, Desenzano del Garda, Salò, Manerbio e Leno), che si vedrà assegnare ben 61 infermieri.

La delibera approvata in Regione stanzia ulteriori fondi anche per il potenziamento delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e per i servizi sociali, per un finanziamento totale di oltre 1,5 milioni di euro.
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