«I Dimenticati», la replica
di Manuela Maioli, Giorgio Landi

Gentile Direttore, è necessario fare chiarezza in merito alla lettera della sig.ra Garcia Patricia Flores pubblicata in data odierna sul Suo giornale


Possiamo umanamente comprendere quanto espresso dalla signora mediante il concetto di “prigionia” a cui sono stati sottoposti gli ospiti delle Rsa in questi ultimi mesi.

Ci preme, tuttavia, richiamare l’importanza di utilizzare termini veritieri e rispettosi, specialmente in riferimento ad una situazione così emergenziale e delicata, che certamente nessuna R.S.A. poteva prevedere né auspicare.
Per chi la vuole definire tale, precisiamo che è trattato di una “prigionia” altamente assistita da personale che si è donato anima e corpo alla cura dei nostri nonni e che si è messo a disposizione con straordinaria umanità “sostituendosi” ai familiari persino nel momento del decesso.

E’ superfluo ricordare in questa sede che ogni struttura socio-sanitaria ha necessariamente applicato ogni disposizione e provvedimento emanato nei mesi scorsi dalle autorità competenti; ricordiamo qui solo quanto previsto da Regione Lombardia con il  DGR 3226 del 9/06/20:
“per tutta la durata dell’emergenza l’accesso alla struttura da parte di familiari e conoscenti degli utenti deve essere concesso eccezionalmente, su autorizzazione del responsabile medico della struttura stesso, come ad esempio per le situazioni di fine vita e, comunque, previo accertamento dello stato di salute con modulo di autocertificazione, rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio”.

Pertanto non vi è un libero accesso alla Rsa, ancora oggi.
Molto probabilmente la sig.ra Garcia Patricia Flores, però, non è bene informata, poiché per quanto riguarda, nello specifico, la nostra struttura, la Fondazione La Memoria Onlus di Gavardo ha ritenuto comunque di consentire dal 1° luglio 2020 le visite agli ospiti, su appuntamento, da parte dei familiari e parenti, previa l’adozione di tutte le misure atte a prevenire un possibile contagio, in un luogo ben definito della struttura (senza libero accesso di familiari e parenti ai reparti).

Tutti i parenti sono stati debitamente informati e coinvolti e ormai da un paio di settimane regolarmente visitano i loro cari.
Ringraziamo per lo spazio concesso e l’attenzione.

Per la R.S.A. Fondazione La Memoria Onlus (Gavardo), prof.ssa Manuela Maioli (Presidente) e dott. Giorgio Landi, Direttore Generale

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Le Umili Suore del Signore della Rsa Cenacolo Elisa Baldo di Gavardo, a loro volta coinvolte nella lettera sopra citata, fanno sapere di unirsi nei contenuti alla replica della dirigenza della Fondazione La Memoria.

Precisano che, sempre nello spirito della tutela delle persone più fragili, già da settimane e con le dovute precauzioni, permettono le visite agli ospiti da parte dei familiari.

Ubaldo Vallini



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