L'occultismo nel partito nazista (parte prima)
di Armando Talas

Negli ultimi decenni dell’Ottocento furono costituite in Austria e Germania alcune associazioni segrete, che si consideravano depositarie di un’antica sapienza primordiale, occulta ed esoterica



Questi gruppi avevano una concezione comune: consideravano la storia che conosciamo solo una parte della storia dell'umanità e sostenevano che alcune élites di iniziati conoscessero invece "tutta" la storia. Inoltre, credevano che alcune di queste conoscenze perdute potessero conferire particolari poteri e che i depositari di tale sapere dovessero svolgere un ruolo politico, in modo da restituire all’umanità le sue antiche virtù.

Sarà nel clima politico e culturale che segue la Prima Guerra Mondiale che queste società segrete occultiste acquisteranno un grande rilievo politico.

Adolf Hitler divenne un iniziato della Società Thule nel 1919, un anno prima di diventare la guida del Partito Nazionalsocialista, tramite Dietrich Eckart, l’uomo a cui è dedicato il secondo volume del Mein Kampf.

La Società Thule, organizzazione fortemente razzista, antisemita e populista (völkisch), attinse al pensiero del politologo Karl Haushofer, convinto sostenitore dell’espansione della Germania per ottenere il dominio del mondo, ma anche ai precetti di Adolf Lanz von Liebenfels, fondatore della setta chiamata “Ordine dei nuovi templari”, che predicava l’esistenza della razza superiore degli ariani, ritenuti semidei con il compito di liberare il mondo dagli ebrei.

Altre influenze furono tratte dal Buddhismo tibetano, del tutto deformato nei contenuti, e dalle dottrine esoteriche di madame Helena Petrovna Blavatsky, sedicente medium, fondatrice della “Società Teosofica Internazionale”, che sosteneva di essere in contatto telepatico con i “Maestri sconosciuti”, i sopravvissuti di una razza eletta, rifugiatisi nel ventre della terra dove avrebbero fondato Agartha, una fantomatica civiltà sotterranea.

In realtà, la Società Thule non era né molto potente né molto misteriosa: era un centro di aggregazione di personalità formatesi su queste "dottrine segrete".

Sta di fatto che rappresentò la matrice del gruppo di intellettuali all'origine del nazismo.

Una vera e propria dottrina occulta del nazionalsocialismo in senso forte, come "corpus" organico, probabilmente non è mai stata elaborata, ma esiste una forte componente culturale, basata sulla “fantastoria”, sulla “fantacosmogonia” e sulle leggi occulte che le guiderebbero, condivisa dagli intellettuali della Thule.

Costoro decisero di tenere per sé l'esoterismo e l'occultismo e di mettere in primo piano l'organizzazione politica.

Fu il dottor Friedrich Krohn, iniziato della Thule, a proporre la croce uncinata, già utilizzata da Guido von List per rappresentare il neopaganesimo tedesco, come simbolo del partito nazionalsocialista. In particolare, il 20 maggio 1920, nel corso della fondazione del gruppo locale Sternberg, propose questo simbolo, conosciuto anche come svastica, nella sua forma sinistrogira. Hitler, da subito ai vertici del partito, la adottò, ma modificandola nel senso destrogiro. 

Come è possibile che un uomo senza storia, appena entrato nel partito, ne sia divenuto subito una guida indiscussa, al punto da sceglierne il simbolo?

Certamente il carisma giocò un ruolo importante, ma Hitler era già conosciuto in un microcosmo che parte da Lanz e passa per numerose personalità influenti della Società Thule. Fu anche grazie a queste conoscenze che Hitler divenne la guida del partito nazista.
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