Una festa speciale per i 96 anni di Rina Dolcetti
Si chiama Cesarina Dolcetti, e per tutti è Rina; è nata a Casto il 5 luglio del 1912 da Angelo e Maria Gnecchi, e ha sempre vissuto in paese con l’eccezione di 3 anni trascorsi a Brescia coi nipoti Angiolino e Marisa, «governante» per motivi di studio.

Si chiama Cesarina Dolcetti, e per tutti è Rina; è nata a Casto il 5 luglio del 1912 da Angelo e Maria Gnecchi, e ha sempre vissuto in paese con l’eccezione di 3 anni trascorsi a Brescia coi nipoti Angiolino e Marisa, «governante» per motivi di studio. E ha appena compiuto 96 anni, ma la festa vera è in programma oggi al ristorante.
Fin da piccola Rina amava lo studio e la lettura, «ma dopo la quinta elementare frequentai solo gli studi per corrispondenza delle Scuole riunite». Per necessità fu infatti presto al lavoro, a Casto, come commessa e contabile della «Cooperativa Savallese». Poi, negli ultimi 5 anni prima della pensione, è stata anche impiegata in azienda. È stato a quel punto che la cognata Amalia le chiese di seguire i due nipoti che si erano trasferiti a Brescia per studiare: «L’ho fatto con passione, ma con nostalgia per Casto. In città mi sentivo sola in mezzo a una moltitudine di persone».
Rina non si è mai sposata, anche se gli «aspiranti» non mancavano. Come il fidanzatino degli anni ’20 e ’30, un certo Egidio Ariosto che viveva a Brescia ma che spesso tornava nella nativa Casto: «Mi scriveva intense lettere di corteggiamento», racconta. Ma non ce la fece. E lei continuò a coltivare le passioni per la pittura e per la musica lirica.

M.PAS. da Bresciaoggi

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