L'immortalità del Conte di Saint-Germain
di Armando Talas

Ho conosciuto per caso il Conte di Saint-Germain (1712? - 1784?) qualche anno fa, anche se non ci hanno mai presentato...



Prima d’incontrarlo, avevo trovato citato il suo nome tra le straordinarie pagine di un romanzo di Umberto Eco, “Il pendolo di Foucault”, dove uno dei personaggi, tale signor Agliè, si spaccia per il leggendario Conte e racconta di lontanissimi eventi storici come se li avesse vissuti di persona.

Ma chi era davvero il Conte di Saint-Germain?

Confidente del re di Francia, esponente del gran mondo, favolosamente ricco e dotato, oggetto di mille pettegolezzi…
Nessuno sa con certezza, nemmeno ai giorni nostri, dove e quando sia nato, chi fosse realmente e come morì.

La vita del sedicente Conte è oscura quanto la sua nascita. La sua celebrità risale alla metà del Settecento, quando divenne confidente di Luigi XV, re di Francia.

Il Conte di Saint-Germain era poliglotta, estremamente colto e aveva numerosi talenti: suonava il violino da virtuoso, dipingeva con grande maestria e praticava l’alchimia.

Sosteneva di poter lavorare i diamanti e di aver la capacità di far crescere le perle a dismisura. Si sussurrava potesse trasmutare i metalli vili in oro, ma un aspetto dei suoi presunti poteri, in particolare, colpì i suoi contemporanei: la capacità di non invecchiare.
Sulla sua morte il mistero è ancora più fitto.

Alcuni riferimenti indicano che morì in Germania alla corte del principe Carlo di Assia-Kassel, il 27 febbraio 1784. Tuttavia, molti continuarono a insistere che fosse ancora in vita.

Alcuni documenti massonici indicherebbero che fu lui a rappresentare la Massoneria francese a un convegno del 1785. Madame de Genlis dichiarò di averlo incontrato a Vienna nel 1821, e diversi viaggiatori dell’Ottocento riferirono di averlo visto in Estremo Oriente. La teosofa francese Annie Besant sostenne di averlo incontrato nel 1896.

L’ipotesi più probabile è che vari individui abbiano assunto l’identità di questo personaggio misterioso dopo la sua morte, sfruttando l’incredibile aura di magia e mistero che riuscì a creare in vita.

Io non vi dico dove l’ho incontrato, carismatico e affascinante, elegantemente vestito, ma credetemi che sarebbe una storia interessante.
Una cosa è certa: per certi versi, il Conte di Saint-Germain ha ottenuto davvero l’immortalità.
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