Riapre il MuSa «Sotto il segno dell'Arte»
di Redazione

Dopo sei mesi di chiusura, sabato 27 giugno, riapre al pubblico il MuSa, il moderno e interdisciplinare museo della Città di Salò


Riapre con le sue sezioni espositive – in parte rinnovate  per essere ulteriormente valorizzate - dove oggetti unici nel loro genere, immagini, dipinti, cimeli,  raccontano la storia secolare di una città e del suo territorio ricchi di fascino e di interesse.

Tra le novità, oltre al ripristino della mostra delle “mummie” di Giovan Battista Rini, fortemente richiesta per la sua intrigante peculiarità storico-scientifica, è l’esposizione, curata da Annalisa Ghirardi, di oltre trenta opere della Civica Raccolta del Disegno in cui il linguaggio dell’arte è unito a quello della scrittura, in un alfabeto segnico che attinge a più ambiti. Vi compaiono i nomi di noti autori quali Alighiero Boetti, Guglielmo Achille Cavallini, Attilio Forgioli, Francesco Levi, Giovanni Repossi , per citarne solo alcuni.

Le visite al MuSa, contingentate, potranno essere effettuate nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 18, solo ed esclusivamente su prenotazione on-line all’indirizzo: infomuseodisalo@.it.

Anche il prezzo d’ingresso è variato: 9 euro il biglietto intero, 7 euro quello ridotto.

Si è voluto dare un titolo a questa riapertura, dopo il lungo lockdown: “Sotto il segno dell’Arte”.

Arte pittorica, documentaria, ma anche musicale. Saranno infatti le note di un breve concerto per violino, pianoforte e contrabbasso (quello originale di Gasparo da Salò, conservato presso il museo) a dare il via all’evento.

Eseguito dai maestri Stefano Biguzzi, Gerardo Chimini e Massimiliano Rizzoli, che  rappresentano simbolicamente le tre Regioni del nostro lago, sarà un omaggio alla Cultura, punto di forza per la ripresa collettiva non solo locale, ma internazionale.
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