Cristina Almici: «Indispensabile coinvolgere il territorio»
di Federica Ciampone

Il consigliere provinciale e componente della Commissione Ciclo Idrico chiede alla Provincia un tavolo di confronto e ribadisce la necessità, per tutti i soggetti coinvolti, di visionare lo studio del professor Bertanza, che diede inizio a tutto



Nel dibattito mai sopito sul progetto di realizzazione del doppio depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari si torna a parlare di mancanza di coinvolgimento dei Comuni coinvolti e di trasparenza.

Lo ha ribadito Cristina Almici - sindaco di Bagnolo, consigliere provinciale di Fratelli d'Italia e neo componente della Commissione Ciclo Idrico - sottolineando l'assoluta necessità di chiarimenti e di risposte riguardo ad un progetto che anche per lei, come per tanti, presenta troppi punti poco chiari.

Indispensabile, secondo Almici, che sia messa a disposizione la tanto citata relazione del professor Giorgio Bertanza dell’Università degli studi di Brescia, datata 2018, affinché tutti possano visionarla prima della Commissione Ciclo Idrico del prossimo 24 giugno.

La relazione di cui parliamo sta alla base di tutti gli step che hanno portato alla scelta di far confluire i reflui gardesani a Gavardo e Montichiari ed è quindi di fondamentale importanza per approfondire il tema e trovare risposta alle numerose domande che ancora ne attendono una.

Per citarne un paio: l'urgenza della realizzazione del nuovo impianto deriverebbe dall'avvicinarsi del “fine vita” delle condotte sublacuali, ma si sa che per il rifacimento di un impianto di depurazione ci vogliono almeno dieci anni.

O ancora, Verona non vuole accogliere i reflui bresciani, ma è un dato di fatto che il 50% dell'impianto di Peschiera appartiene a Brescia, che non può quindi essere esclusa dalla decisione.

Il consigliere Almici chiederà che la Provincia indica un tavolo di confronto, al riguardo, con tutti i soggetti interessati.
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