Nuovo capannone per la cartiera di Condino
di A.P.

Importante ampliamento in volumi e impianti alla Sappi Mill di Borgo Chiese, con un investimento che sfiora i 5 milioni di euro


La scorsa settimana la direzione della cartiera Sappi Mill, di Condino di Borgo Chiese, unica nel suo genere in valle e che dà lavoro ad oltre 140 dipendenti, ha presentato l’annunciato ampliamento, già in via di realizzazione.

L’intervento, di fatto, prevede la costruzione di un nuovo capannone davanti al lato prospicente l’entrata della cartiera, che verrà collegato direttamente alla catena di produzione già in essere nell’attuale stabile principale.

Cosa significa ampliare la produzione? Lo ha spiegato il Mill Director Bursac: “Per noi oggi è un giorno importante che segna un grande investimento dopo diversi anni, anche a livello strutturale, che darà diversi vantaggi nel produrre nuovi prodotti e acquisire nuovi mercati. Si tratta di un progetto avviato da Cham paper ancora nel 2007; a Cham a fine Anni ’90 in effetti era stata sviluppata una gamma di prodotti dove il tessuto si stampava tramite sublimazione della carta, con trasferimento di inchiostro dalla carta su un altro substrato contenente polietilene”

Questa tecnologia è stata poi trasferita alla cartiera di Condino per cui moltissimi indumenti sportivi da calcio, per ciclismo e altro, vengono stampati con la carta qui prodotta: “Tutti i tessuti al giorno d’oggi nascono bianchi, non viene più colorata la fibra stessa, ma sono stampati tramite evaporazione di inchiostri a colori. Sono trattamenti superficiali altamente igroscopici, capaci di assorbire inchiostri basati su acqua e rilasciarli sotto stress termico su un nuovo substrato, che può essere un tessuto ma anche substrati duri come sci, bici, piatti e tazze. Al momento copriamo circa il 50% del mercato mondiale di questi prodotti”.

L’ingegnere Flavio Giovannini ha spiegato che il nuovo capannone dove verrà affinata questa tecnica di produzione sarà un prefabbricato connesso al capannone esistente con un ponte tubi che porterà l’acqua, l’elettricità, gli impianti termici e i servizi di impianto che permetteranno di realizzare con una gestione completamente automatica del ciclo le patine che rivestono la speciale carta che si produce. La metà a nord servirà per lo stoccaggio in sicurezza dei prodotti chimici (apposite pendenze e canalette raccoglieranno eventuali perdite di prodotto e le farà confluire in una vasca stagna interrata di quaranta metri cubi).

Nell’altra parte, upgrade dell’impianto esistente di cucinapatine, verranno inseriti macchinari più sofisticati di quelli utilizzati sinora che permetteranno di controllare in automatico la dosatura delle patine (attualmente curata manualmente dall’operatore addetto), aumentando la sicurezza dei processi lavorativi e la tracciabilità dei passaggi.

“Parlando di automatismo - ha tenuto però a ribadire il direttore di Sappi Condino Bursac - si potrebbe pensare a un’eventuale riduzione del personale, mentre qui siamo di fronte ad un investimento in nuove competenze per l’organico e in maggiore sicurezza”.

Si interverrà anche nella parte di cucinapatine esistente creando una baraccatura che sporgerà dal tetto; su di essa si appoggeranno tramogge di pesatura e miscelatori per la patina su una nuova soletta. Il tutto ha validità antisismica perché in qualche modo indipendente dalla struttura esistente in cui è inserito.

I lavori da mettere in campo sono molto concentrati in termini di tempo, 110 giorni: entro dicembre la nuova parte di impianto dovrà iniziare a funzionare. L’esecuzione della parte civile e della parte tecnologica, che sarà curata in particolare dall’austriaca GHB, arrivano ad un costo 4 milioni e 900.000 mila euro.

“Una grossa fetta dei finanziamenti previsti ricadrà in valle; l’engineering team di Sappi di Graz che guida il progetto si infatti è piacevolmente sorpreso delle tariffe delle nostre aziende per cui ha deciso che non valeva la pena che aziende straniere venissero a lavorare in loco ma occorreva piuttosto puntare sul territorio”, ha ribadito Magrin.

“La parte manageriale teneva molto ad affidare i lavori a livello locale. Siamo partiti con le trattative ufficio acquisti di Carmignano in videoconferenza per via dell’improvviso arrivo della pandemia ai primi di marzo. Da contratto dobbiamo arrivare al tetto della nuova parte di stabile entro il 18 agosto mentre la nuova parte di impianti deve essere operativa entro il 18 ottobre”, conferma l’imprenditore edile borgochiesano che si è aggiudicato l’appalto tra altre ditte Pieruccio Vaglia.

Grande soddisfazione ha espresso, infine, il sindaco di Borgo Chiese Claudio Pucci: che assieme ai colleghi di Giunta è intervenuto all'incontro: “Lo sforzo nel fare innovazione, azione che garantisce un futuro ad ogni azienda, senza contrazione di dipendenti non può che fare piacere; c’è un centinaio di famiglie che vive di cartiera. Introdurre qui a Condino in periodo di pandemia questa nuova cucinapatine dimostra da una parte volontà di investire sul territorio, dall’altra manifesta il vostro merito, ciò che ha attirato finanziamenti così ingenti”. A.P.
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