«Un periodo di incertezza»
di Cesare Fumana

Anche a Barghe, dove si sono registrati pochi contagi e nessun decesso, hanno fatto fronte con resilienza all’emergenza coronavirus

 
Il paese di Barghe
è fra quelli meno colpiti dall’emergenza coronavirus, ma è stata una esperienza che ha segnato la comunità.

«L’aspetto più difficile, direi tribolato, del periodo della pandemia – racconta il sindaco Giambattista Guerra – è stato vivere nell’assoluta incertezza, sia su come affrontare la pandemia, sia per le scarse informazioni ci venivano dalle istituzioni, specialmente all’inizio».

«Un’incertezza che è proseguita anche nelle ultime settimane, perché i vari decreti della Fase 2 e le ordinanze regionali sono sempre arrivate la domenica sera, con provvedimenti già annunciati in precedenza, ma che non trovavano la conferma nei provvedimenti ufficiali, arrivati sempre all’ultimo momento.

«Anche nell’ultimo provvedimento, per le riaperture, ho ricevuto richieste di chiarimento dai miei concittadini senza poter essere a mia volta preciso, per la mancanza di atti ufficiali: un’incertezza, ovviamente, che ha riguardato anche altri sindaci e l’intera popolazione».

Sul fronte sanitario, però, Barghe risulta uno dei paesi con meno casi in rapporto alla popolazione.

«Fortunatamente – prosegue Guerra – nel nostro paese si sono contati solo 6 persone contagiate, di cui 5 già guarite con la certificazione del doppio tampone, e una sola ancora in isolamento».
«Anche per alcuni anziani ospiti nelle case di riposo di Nozza e di Sabbio Chiese abbiamo notizie confortanti dai familiari: alcuni hanno contratto il virus, ma in forma lieve, e non abbiamo avuto nessun decesso a causa del Covid-19».

Anche a Barghe è stato attivato il Coc, con il coinvolgimento dei volontari della locale Protezione civile, che nei mesi scorsi hanno svolto alcuni servizi per le persone più in difficoltà, compresa la consegna vestiario per i ricoverati in ospesale, e hanno distribuito casa per casa le mascherine.

«Devo ringraziare anche le attività commerciali del paese che sono rimaste sempre aperte e hanno consentito il servizio per i nostri cittadini.
Abbiamo ricevuto i fondi per i buoni alimentari per 6.400 euro, che al momento sono risultati sufficienti per sostenere alcune famiglie in difficoltà. I buoni saranno spendibili negli esercizi commerciali di Barghe».

«Per quanto riguarda l’attività del Comune, abbiamo usufruito dello smart working per i nostri impiegati, grazie anche agli investimenti che avevamo fatto negli anni passati. Questo ci ha permesso di essere presenti su alcune richieste dei cittadini. Lo smart working si è dimostrato una potenzialità che sarà bene normare e sviluppare anche per il futuro».

I cittadini di Barghe si sono dimostrati attenti nel rispettare le norme sul distanziamento (salvo qualche caso isolato) e l’auspicio del sindaco è che si prosegua con la dovuta attenzione anche nelle prossime settimane.

«La raccomandazione che mi sento di dare ai miei concittadini e quello di mantenere il rispetto delle norme sul distanziamento come è fatto in maniera responsabile fino adesso, così torneremo con gradualità alla normalità».

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