Test sierologici a pagamento, si comincia
di Federica Ciampone
Arrivate le delibere di Regione Lombardia; i laboratori privati che aderiranno allo screening dovranno essere in grado di garantire anche l'esecuzione del tampone. Il commento dei 5 Stelle
È arrivato nella mattinata di ieri il via libera per l'esecuzione dei test sierologici a pagamento presso i laboratori privati specializzati in microbiologia e virologia.
I test sierologici, come scrivevamo la scorsa settimana, servono a determinare se si è in possesso degli anticorpi Sars-Cov-2.
La condizione è che chi sceglierà di aderire allo screening dovrà garantire anche l'esecuzione del tampone, per evitare di gravare sui controlli già in corso. Gli operatori privati coinvolti sono tenuti ad acquistare preventivamente un numero di tamponi pari al 10% del personale che intendono sottoporre al test sierologico.
La Regione ha inoltre stabilito che i tamponi potranno avere un costo massimo di 62,89 euro.
Così commenta la notizia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa. "Finalmente anche i cittadini e le imprese lombarde avranno la possibilità di tornare al lavoro in sicurezza. L'apertura ai privati pone però nuovi interrogativi.
Il primo. Per quale motivo Regione Lombardia ha atteso oltre un mese, in virtù di un accordo con Diasorin per l'utilizzo del test sviluppato con l'Ospedale San Matteo? Una scelta sulla quale a Milano è stato aperto un fascicolo in procura e che l'assessore Gallera non è ancora stato in grado di spiegare.
Il secondo. Fino a ieri, sempre secondo Regione, il motivo per cui non si poteva procedere con lo screening sierologico era l'assenza di reagenti sufficienti a sottoporre a tampone gli eventuali positivi. Nella delibera si legge però che i privati dovranno essere in grado di provvedere a questa esigenza.
Significa che i privati sono in grado di sopperire alle mancanze della Giunta, oppure che tutto quello che hanno raccontato fino a ieri, non corrisponde alla verità?".
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