Bottega a domicilio tramite smartphone
di val.

Il momento è di quelli tragici e difficili da affrontare, la risposta non può che essere innovativa. Così in Valle Sabbia, a cura di Secoval che è il braccio operativo della Comunità montana per i sevizi innovativi da dare ai Comuni, è nata “La bottega a domicilio”


Si tratta di un “bot” interattivo su piattaforma Telegram, quindi “open-source”.
Senza scomodare le più elaborate, costose e “pesanti” app, questa è un’applicazione facilmente gestibile da smartphone che mette in contatto diretto i cittadini con chi è in grado di fornire loro, direttamente a casa, dei servizi.

Gratis per tutti: sia per i cittadini, sia per le attività commerciali che vi aderiscono.
L’innovazione sta nell’utilizzo di un “social” nel campo dei servizi pubblici, col vantaggio della facilità di gestione utilizzando un semplice smartphone.

Una modalità che apre a scenari fino ad ora inesplorati, anche penando alla sempre più vicina “smart city”, che in Valle Sabbia può contare sulla fibra ottica diffusa ormai quasi ovunque.

Ieri, a tre giorni dal “lancio”
, avevano già aderito alla “Bottega a domicilio” 115 aziende commerciali ed erano state registrate alcune migliaia di interazioni da parte circa mille “utenti unici”, coinvolgendo direttamente 37 Comuni.

Calcolando che Telegram, scelto per la sua versatilità e programmabilità, non è certo il social più diffuso in Valle, si può dire che “La Bottega a domicilio” sia già fin da ora un gran successo.

«L’idea è quella che sta alla base di tutte le innovazioni che vedono Secoval protagonista – ha detto il presidente comunitario Giovanmaria Flocchini nel presentare in videoconferenza l’iniziativa -. Vale a dire l’utilizzo della tecnologia per dare risposte vere al territorio, coinvolgendo le realtà locali e naturalmente affiancando servizi buoni anche per quella fascia di valsabbini che questi strumenti non li conoscono».

Non solo Telegram: «Le tre società Secoval, Valle Sabbia Solidale e Sae, in questo periodo hanno avuto modo di implementare velocemente e a costo zero, il servizio di smartwork per 35 Comuni, così come la possibilità per 20 Comuni di digitalizzare le richieste di spesa sociale attraverso lo sportello telematico Prometeo – ha precisato il coordinatore delle tre società Marco Baccaglioni -. Questo perché i Comuni sono già ospitati sulla piattaforma della Comunità montana».

E’ toccato poi a Luca Belli,
a capo degli “informatici” di Secoval, spiegare il funzionamento del “bot”, facilmente raggiungibile e gestibile digitando su Telegram “La bottega a domicilio”: «Se vediamo che la cosa funziona certamente affineremo il servizio».

.in foto: la presentazione del servizio in riunione telematica (call)


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