E dopo...
di Sal Paradise

Ci sono sempre un prima, un adesso ed un dopo; qualunque sia la situazione.
Quella che viviamo adesso è una condizione temporanea, figlia di ciò che è stato, e madre di ciò che sarà o che potrebbe essere



Solo una cosa è certa: quando ritorneremo alle vite di sempre, sarà quel “di sempre” che dovremo modificare.
Ritornare a dar valore alla lentezza, non in quanto noncuranza od indolenza nel fare le cose, ma come mancanza di frenesia.
Trovare il tempo di sentire gli amici, i famigliari e gli affetti tutti, senza trascorrere le nostre giornate attaccati a smartphone, tablet, pc o consolle, con la scusa del “ho da fare”.

Non programmare né darsi mille obiettivi, ma operare con calma e senza fretta.
Viaggiare, lavorare, leggere, studiare, andare al cinema ed alle mostre, fare sport, visitare posti nuovi, prendere l’aperitivo, andare a cena fuori, fare nuove esperienze, eccetera eccetera; tutto ciò continueremo a farlo, così come abbiamo sempre fatto.
Solo non come prima, ma dando maggiore valore sia al tempo che alla lentezza.

Assaporare la vita e non mangiarla in fretta e in furia, mentre ci accorgiamo che siamo in ritardo per questa o quella cosa che dovevamo fare.
Che poi che sia questa o quella, equivale quasi sempre a roba di poco conto, però dato che siamo abituati a correre, non ci facciamo più caso.

A questa esortazione che vale per tutti, in primis per chi scrive, faccio seguire una domanda: siamo sicuri che in questo “dopo” cambieremo, o saremo capaci di farlo?

Mi capitava spesso da piccolo, quando non seguivo i dettami dei miei genitori, di ritrovarmi nei guai…
Cose di poco conto per carità (mangiare troppi dolci e poi sentirmi male, rompere un vaso alla nonna, rovesciare una confezione di gelato sul pavimento), che però in quegli istanti mi portavano a redimermi, giurando e spergiurando che se avessi potuto tornare indietro, non l’avrei di certo rifatto.

Così promettevo sempre a me stesso
che sarei stato ubbidiente e non avrei più ricommesso tali errori.
Puntualmente poi ci ricascavo, sempre però nell’attimo del dolore, con la promessa di non rifarlo mai più.

E dopo…

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