Gianni Zontini e il rilancio della processione delle bore
di Gianni Cortella

Un approfondimento su come il professore di Storo ha condotto la ricerca per rilanciare un'antica tradizione del Venerdì santo



Gianni Zontini (Giovanni)
non vuole assolutamente titoli accademici. Ha insegnato per molti anni alle scuole medie di Storo. Ha avuto sempre un grande amore e una grande passione per il suo paese. Si è dedicato in particolare allo studio della storia, dell’archeologia e delle tradizioni locali.

Ha sviluppato le ricerche su Dosso Rotondo col prof. Palmeri, coinvolgendo tanti esperti del settore di Trento.
Ha saputo, nonostante le iniziali difficoltà, portare avanti la valorizzazione del Doss Cingolo (Doss de Chigol) per la Bastia, dove sul suo percorso fanno bella mostra le grandi statue in legno, realizzate da scultori locali.
Sue tutte le didascalie storiche lungo il percorso.

Ha curato mostre e serate sulla Prima guerra mondiale e non solo, ed ha realizzato – in collaborazione con Videotecnica Capelli di Condino e col Circolo dei Voi di Storo - un racconto straordinario, registrandolo su DVD.
Tante le sue ricerche storiche: spesso illustrate in schietto dialetto storese.

È stato lui a ripescare e reintrodurre l'antica e stupenda manifestazione, chiamata “La processione del Venerdì Santo con le bore”.

Da alcuni anni ogni Venerdì santo si porta avanti questa tradizione, che vede coinvolti moltissimi giovani e non solo, sia nella fase preparatoria, sia nella sfilata delle “Bore” per il paese di Storo.

Stupenda, affascinate, coinvolgente, commovente la “Via Crucis” lungo le strade del paese, la cui colonna sonora è scandita dai colpi tragici dei martelli di legno sui tronchi,  sotto la direzione del “capo batedùr” che dà la cadenza picchiando su un ferro, che emette quasi un suono di campanella “da mort”.

Quest’anno, causa coronavirus, è tutto sospeso, con grande rincrescimento anche del parroco don Andrea Fava.

Tanti seguono e seguiranno le dirette di don Andrea con le sue funzioni che vanno in onda sul canale di Cedis tv, che trasmette sempre in diretta dalla chiesa di San Floriano.

A Storo e nei paesi vicini, in questi giorni, Cedis tv continua a proporre la magnifica registrazione in video, dove Gianni Zontini, mettendo all'opera organizzatori, collaboratori e volontari,  spiega esaustivamente il tutto.

Nel video si parte dal taglio degli alberi verdi
di abete nei boschi, le fasi dello scortecciamento degli stessi, la preparazione delle impugnature per reggere i tronchi, i martelli in legno, che all'unisono quando vengono percossi sui tronchi, creano un suono grave che arriva al cuore e così via.

Tutto il paese è coinvolto nella preparazione del percorso della Via Crucis: seguitissima.
Sua la regia nello stupendo DVD realizzato da Gianni Beordo.
Ospite d'onore in quell'occasione, fu l'Arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, che scadendo anche lui alcuni colpi di martello sulle “bore”,  ha voluto rievocare quei colpi ben più dolorosi,  inflitti a Gesù nella sua crocifissione.

Le foto in visione all'articolo illustrano alcune fasi della preparazione delle bore.
Il ragazzo con la grande raganelle, “graüc” in dialetto, che accompagna anche lui la processione con il gracidate delle alette sfregate sul tamburo che gira.

Riporta tanti noi e di voi al tempo della nostra gioventù, quando le campane venivano legate, e noi ragazzi girando le vie del paese con raganelle e batarele, chiamavamo a raccolta i fedeli perché andassero alle funzioni della Settimana santa.
                                                                                      
Gianni Cortella


FOTO 1 I VOLONTARI NEL BOSCO AL TAGLIO DEGLI ALBERI DI ABETE
FOTO 2 I VOLONTARI ASSEMBLANO LE IMPUGNATURE SULLE BORE
FOTO 3 PROVE GENERALI PRIMA DELLA PROCESSIONE
FOTO 4 IL GIOVANE SI ALLENA CON LA GRANDE RAGANELLA-GRAÜC IN DIALETTO                            

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