Due grandi amici
di val.

Se ne sono andati a poche ore di distanza: Dario Leali aveva 92 anni, Francesco Nicolini 79. Entrambi odolesi, capitani di industria come non ce ne sono più


Lo “zio” Dario faceva parte di una delle famiglie di spicco che hanno a lungo dominato la scena imprenditoriale odolese. Verrà ricordato anche per aver donato al Comune la vecchia fucina di Pamparane, nella quale è poi stato allestito il museo del Ferro di Odolo.

Francesco Nicolini è stato il fondatore della “Nuova Carpenteria Odolese”, florida azienda ora in mano ai due figli Roberto e Claudio. Francesco verrà ricordato invece per essere stato un vero “self made man” (uomo fatto da sé) come ne sono esistiti pochi.

A ricordarlo è il sindaco Fausto Cassetti:

«Era un pastorello in quel di Provaglio Valsabbia e molti lo ricordano quando faceva il garzone qui da noi, alle Cantine Ferliga – ci dice Cassetti -. Tutti si chiedevano come potesse riuscirci, ma per vent’anni almeno ha fatto “doppia giornata”: qui e alla Bredina.

Si fermava solo per mangiare e poche ore per dormire, spesso direttamente sul luogo di lavoro.
Siccome non gli facevano difetto la capacità di ingegnarsi e lo spirito imprenditoriale, coi denari accantonati lavorando più non posso, ha poi costruito quell’impero chiamato NCO: la carpenteria industriale odolese per eccellenza, per la quale ora lavorano un’ottantina di addetti». 

Ci sono anche loro, Dario e Francesco, che in vita erano amici affiatati ed inseparabili, fra gli anziani che in silenzio, uno dietro l’altro, ci stanno lasciando. Senza nemmeno la possibilità di dare conforto a chi rimane.

Riusciremo mai a fare i conti con ciò che stiamo realmente perdendo?

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