Borgo Chiese e Pieve di Bono-Prezzo nel pieno dell'emergenza
di Aldo Pasquazzo

Dalle prossime ore via ad ulteriori restrizioni ma di fronte a qualche numero incoraggiante non bisogna abbassare la guardia. A parlare sono i due sindaci le cui comunità sono particolarmente provate


Contagiati e decessi attribuibili al coronavirus, giorno dopo giorno, stanno lasciando il segno nei due comuni ravvicinati del fondovalle. Con troppa frequenza, sia a Borgo Chiese che a Pieve di Bono, ambedue tra i comuni blindati, il suono a lutto delle campane crea malessere e preoccupazioni. La gente è di fatto allarmata. Qualcuno fa trasparire timori, altri non riescono a rassegnarsi di fronte a tante concatenate scomparse. La zona è martoriata e l'emergenza di fronte a Covid-19 rischia di perdurare.

Secondo gli ultimi dati emerge che a Borgo Chiese il numero dei contagiati sia di 68 e 7 i decessi, mentre nell'altra Pieve, con i dovuti distinguo, i contagiati risultano al momento 39.
Borgo Chiese, che conta 1996 residenti, ha comunque un tasso del 3,36% mentre Pieve & Prezzo, su 1437 abitanti, i contagiati ammontano al 2,71%.

Non più tardi di sabato i sindaci di Pieve di Bono – Prezzo, Attilio Maestri, il collega di Borgo Chiese, Claudio Pucci, si sono pronunciati sia sulla situazione sia in merito alle misure da intraprendere da subito, mentre da questa settimana ambedue confermano il ricorso allo screening.

I due sindaci raccomandano inoltre di limitare al massimo gli spostamenti, di rispettare le distanze e di far uso sia delle mascherine e di far uso il più possibile del servizio a domicilio della spesa, praticato gratuitamente dagli esercenti.

“Le limitazioni e gli sforzi che dobbiamo adottare - aggiunge Pucci - inducono tutti noi ad un grosso senso di responsabilità e di solidarietà reciproca, nella piena consapevolezza che il rispetto delle direttive siano oggi l’unica via per limitare al massimo la propagazione del virus e le tristi conseguenze che ne conseguono anche da noi.” Il primo cittadino conferma già da subito di dover procedere alla chiusura delle strade secondarie e di aver demandato, la distribuzione da parte dei rispettivi corpi dei vigili del fuoco, la distribuzione ( nei tre paesi di Brione, Cimego e Condino) delle mascherine protettive( due per persona) fornite dalla Protezione Civile il cui uso diventa a tutti gli effetti obbligatorio .

Attilio Maestri insiste sul rispetto delle disposizioni, ma nel contempo ringrazia per la preziosa collaborazione tutti coloro che sono in prima fila 24 ore su 24.

“Terrei a sottolineare come le ulteriori misure adottate non sono da intendersi 'punitive' per il nostro comune ma devono essere considerate un’opportunità, volta a rafforzare l’attenzione per la salute e la prevenzione di ogni nostro cittadino. Solo se saremo attenti e pronti a recepire le emergenze, (al termine di queste attività e restrizioni attualmente previsto per il 13 aprile) avremo la reale cognizione della presenza Covid-19 nella nostra comunità e la possibilità di adottare misure più specifiche per contrastarlo, in modo da evitare altre situazioni drammatiche nelle nostre famiglie e avere prospettive migliori verso un auspicato ritorno alla normalità”.

Avvalendosi dei dati ultimi il primo cittadino si sente di poter dire che “il richiamo è quindi forte affinché, seppur di fronte ai numeri incoraggianti di questi ultimi giorni, non si abbassi la guardia e tutti, anche coloro che fino ad oggi hanno in qualche modo disatteso ai numerosi inviti a tenere comportamenti responsabili, si adeguino e possano contribuire al bene proprio e delle altre persone, a beneficio collettivo per l’intera nostra comunità”.

In foto: i sindaci di Borgo Chiese Claudio Pucci e di Pieve di Bono – Prezzo, Attilio Maestri
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