La fregatura del «rimborso»
di Luca G.

«Buongiorno direttore, ti scrivo per via di una sorta di controversia che mi è capitata....». Quasi mai abbiamo la capacità di dare risposte a chi ci scrive in redazione. Possiamo però rendere note le domande e se vengono poste con correttezza lo facciamo volentieri



 A breve, precisamente il 5 aprile, sarei dovuto partire per Monaco di Baviera per una vacanza studio prenotata (e già pagata per intero) tramite la EF school of languages, una scuola internazionale che si occupa, appunto, di vacanze studio.

A causa dei recenti avvenimenti, però, purtroppo non posso più usufruire del servizio.
A tal proposito, i responsabili mi hanno proposto un rimborso mediante voucher spendibili entro 12 mesi.

Purtroppo, però, non avrò più la possibilità di effettuare questo viaggio, che era inteso come un viaggio post laurea (mi sono laureato il 25 marzo), a seguito del quale avrei cercato un lavoro.

Per questo motivo sono andato ad informarmi ed avevo scoperto che c'era la possibilità di rimborso mediante altre forme, che non siano i voucher.

Il nuovo e più recente decreto, però
, prevede che siano i tour operator a decidere la modalità di rimborso, togliendo di fatto la possibilità di scelta all'acquirente.

Ti scrivo questo messaggio confidandoche si possa dare maggior voce a questa problematica, in quanto suppongo che molti ragazzi e famiglie siano nella mia stessa situazione, che ritengo scomoda ed ingiusta.

Luca G.
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